di Mike Plato
Perchè Paolo parlò di GIUSTIFICAZIONE PER FEDE e non per OPERE? Ovvio, sapeva che tutto era predestinato, quindi l’uomo non si salva per cio che fa, solo se è scritto che si salvi. Se tutto è predestinato, anche le scelte lo sono, quindi non puo esistere una giustificazione per le opere che dipendono dalle scelte. Posso fare tutte le opere buone o cattive (è gia difficile capire cosa siano davvero), posso iniziarmi, posso diventare un grande spirituale, un superbo mistico, un formidabile iniziato, ma se non sono SCRITTO IN QUEL LIBRO, non passerò. Ovvio che ci si salva per fede, ma come funziona? Occorre leggere Genesi 15:5-6
Poi YHWH lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
Che significa tutto ciò? Significa che DIO CONVOCA QUELLI CHE HA SCELTO DALL’ETERNITA, E PARLA LORO…E FA LORO SAPERE CHE ESSI SONO DA LUI AMATI. IL FIGLIO COMPRENDE E DEVE CREDERE ALL’ASSURDO. NON è L’ATTO DI FEDE A SALVARLO, MA è LA SALVEZZA GIA COMPIUTA PERCHE SCRITTA CHE SPINGE IL PRESCELTO AD AVERE FEDE….
Questa è l’economia della predestinazione:
Romani 8,30 …. quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.
QUINDI LE OPERE BUONE TU LE FAI PERCHE SEI PREDESTINATO AL PASSAGGIO, NON IL CONTRARIO, ovvero OPERO E SONO GLORIFICATO
L’uomo si salva solo se è SCRITTO
…Apocalisse 20,15 E chi non era scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.
MA NON PRIMA DI UNA BATTAGLIA TERRIFICANTE E CONCLUSIVA NELLA TERRA DI MEZZO

