di Matteo Brandi
Presidente Pro Italia
7 ottobre 2025
Le elezioni regionali in Calabria impartiscono LE STESSE IDENTICHE LEZIONI di tutte le tornate elettorali dal 2022 in poi. E che qualcuno, non so perché, continua a ignorare.
1) La visibilità mediatica non conta NIENTE se non si ha davvero qualcosa di nuovo da dire. Il cittadino medio è già bombardato di informazioni e contenuti. Ciò che rimane in testa è pochissimo.
2) L’elettorato è disilluso e schifato. Non si innamorerà MAI di una sterile critica all’attuale sistema, a meno che non gli si offra una visione potente, riconoscibile, chiara.
3) La forza di un partito non sono i like e i follower, sono i MILITANTI sul territorio. Ovvero gente che è disposta a mettere le proprie energie e il proprio tempo al servizio del progetto.
4) BASTA invocare come un mantra l’unione di partitini. Questo non garantisce affatto più voti. E la vera sfida non è nemmeno entrare nelle istituzioni, è RIMANERCI. Un minestrone non dura.
5) Una forza politica deve avere una sua IDENTITÀ. Se sembra un centrodestra o un centrosinistra più inca**ato non interessa a nessuno. Perché prevarrà il “voto utile”. O l’astensionismo.
6) Non esistono SALVATORI. Innamorarsi di personaggi puramente mediatici sperando che risolvano tutto si è rivelato fallimentare. Contano le idee, non solo le persone.
7) Invocare il cambiamento e veicolare il FATALISMO non ha senso. Perché qualcuno dovrebbe votare gente che passa le giornate a dire che tutto, al mondo, è già deciso dalla notte dei tempi?
Il percorso c’è ma è LUNGO, non esistono scorciatoie.
E va affrontato sotto il sole, nel deserto.
Possibilmente senza lamentarsi e confrontandosi da adulti.

