a cura di Claudia Placanica
Questo ci porta alla questione della ritualizzazione, che è anche e soprattutto la forma “democratica” ideale della neutralizzazione. Dalla metà degli anni Ottanta del Novecento […] il movimento pacifista esegue manifestazioni altamente ritualizzate, e concepite apposta per fare da valvola di sfogo e da alibi di democraticità. […] Una gara sempre più demenziale di esibizione di bandiere della pace visibili dalla luna (e dalla televisione). L’esistenza di questi riti di neutralizzazione è del tutto complementare alla parallela esistenza di nicchie di proletari e manigoldi che vengono arruolati in corpi mercenari di aggressione e intervento veloce.
( Costanzo Preve)

