INTERVISTA A VALERIO RAIMONDI

a cura di Mike Plato

Il gioco del “che ne pensi?” fatto con un uomo della strada.

– Che ne pensi di quel che sta accadendo in I$ra&le?

– Che gli aderenti alla sinagoga di Satana, falsi giudei dediti da sempre all’usura e alla frode, stiano accelerando la loro stessa fine, una fine che li vedrà razzolare mano nella mano nello stagno di fuoco e di zolfo e nella valle di Hinnom.

– Non ti pare di esagerare?

– No.

– Cosa ne pensi di chiunque li appoggi, di dritto o di rovescio, direttamente o di sguincio, a cominciare dai burattini politici?

– Sottuomini che si stanno mettendo al collo una macina da mulino.

– Che ne pensi di questo mondo?

– Un inferno a cielo aperto nel quale si è soliti scambiare un guinzaglio un po’ più lungo della media per libertà o, il che è lo stesso, un cinema in cui si proietta uno spettacolo sempre più penoso h24 a uso e consumo di un termitaio di dannati dalla bava alla bocca.

– Che ne pensi dei materialisti che riducono la coscienza a somma di sinapsi neuronali?

– Dei sottuomini che sarebbe stato meglio per loro non fossero mai nati.

– Che ne pensi del gender?

– Una supercazzola ideata dai frodatori di cui sopra che poteva far presa solo su una massa di perdizione fatta da minorati mentali e, in definitiva, sottuomini,

– Come mai usi così spesso il termine “sottuomini”?

– Perché rende bene il concetto cui alludo.

– Cosa ne pensi dell’intelligenza artificiale?

– Una frode ideata dagli usurai di cui sopra per fini tenebrosi che può entusiasmare solo degli ottenebrati che vi si specchiano senza riconoscersi.

– Che ne pensi della massoneria?

– Un residuo di un’iniziazione di mestiere cristiana derivante dalle iniziazioni di mestiere dell’antica Roma ormai parodistico, grottesco, infiltrato a partire dalla fine del medioevo prima dalla magia rinascimentale con i suoi sincretismi sterili e poi dal protestantesimo moralisteggiante e usuraio e, non di rado, ridotto ora a cricca criminale ora a convegno dopolavoristico in doppiopetto e panciotto.

– Cosa ne pensi della chiesa cattolica?

– Un’ipocrita contraffazione del cristianesimo originario, un guscio attualmente vuoto che ha avuto un senso finché al suo interno vi fu la polpa delle vie iniziatiche occidentali; con il declinare del cosiddetto medioevo, ovvero dell’ultimo periodo veramente luminoso dell’occidente, tale contraffazione ha iniziato ad agonizzare cadaverizzandosi prima e poi riducendosi non a uno scheletro, ma a una lisca di pesce. Ora non rimane neanche più la traccia del puzzo mefitico che ha appestato molti sventurati per secoli. Tale parodia, oggi, può solleticare solo la fantasia di sottuomini dediti al più laido dei sentimentalismi e al più oscuro dei ritardi mentali. Nondimeno la dottrina che ancora indegnamente custodisce è, nel suo fondo, sacrosanta, nonostante i tentativi di molti sottuomini di farne strame.

– Che ne pensi della gnosi?

– L’unica via di liberazione, come del resto disse il Maestro: “Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi”.

– Che ne pensi di quelli che manifestano o protestano per la pace nel mondo?

– Che sguazzano in pantani di nescienza: questo mondo è un campo di battaglia fin dalla sua fondazione, dal punto di vista esterno e da quello interiore, che del primo è la vera causa.

– Che ne pensi dei social network?

– Un subdolo mezzo di coercizione e di nullificazione ideato nei recessi della sinagoga di Satana.

– Non pensi che la bontà di un qualunque mezzo dipenda dal modo in cui lo si usi?

– La capacità di dominare qualcosa all’esterno è pari a zero da parte di chi non sappia dominare se stesso.

– Che ne pensi delle neuroscienze?

– Una disciplina puramente quantitativa che, come tutte le scienze di questo tipo, grattando dal suo punto di vista solo la superficie delle cose, finisce con il fondarsi su dogmi pseudoreligiosi elaborati da atei e da semidementi istituzionalizzati che si prendono molto sul serio.

– Che ne pensi della non dualità?

– La vetta delle vie spirituali.

– Che ne pensi di Giorgia Meloni?

– Una carciofara meno stupida della media che, come tutti i burattini politici, è destinata a un post mortem coi fiocchi.

– Che ne pensi degli alieni?

– Esiste solo un alieno, ed è quello che Paolo il tarsiota chiamava “uomo interiore”.

– Che ne pensi degli ufo?

– Velivoli militari o manifestazioni di esseri sottili non benevoli decodificate dalla coscienza larvale di chi le vede attraverso il filtro dell’inventario percettivo condiviso dall’attuale sottumanità.

– Che ne pensi degli arconti?

– Famelici divoratori che apparentemente occupano il vertice della piramide alimentare nutrendosi di una sottumanità di paśu.

– Perché apparentemente?

– Perché al vertice c’è l’Unico divoratore.

– Che ne pensi dell’arte?

– Che ha senso purché sia un atto contemplativo che dissolva, per l’artista come per il fruitore, lo scarto tra soggetto e oggetto. Al di fuori di tale possibilità oggi utopistica è, a seconda dei casi, un futile passatempo, una parodia, il modo col quale degli insetti guardandosi in una pozzanghera fangosa si scambiano per dei leoni, un gioco di società, un’astuta frode, un mercimonio.

– Che ne pensi delle banche?

– Un sistema usuraio escogitato nei recessi della sinagoga di Satana che può essere ammesso solo in seno a una civiltà marcescente e suppurante afflitta da devastanti ritardi cognitivi. Una civiltà sana giustizierebbe sulla pubblica piazza chiunque s’azzardi a pensare di guadagnare foss’anche un’inezia dal denaro.

– Che ne pensi del darwinismo?

– Uno degli insulsi dogmi pseudoreligiosi di cui sopra ficcato a forza, da generazioni, nelle scatolette craniche di milioni di sottuomini fin dalla tenera età per scopi, in ultima battuta, antispirituali.

– Che ne pensi degli attuali teologi?

– Usurpatori di un titolo con il quale non hanno nulla a che fare neanche di sguincio, squallidi elucubratori di cose che non sanno, letteralisti da due spicci, indegni sottuomini.

– Che ne pensi degli attuali filosofi?

– Che non sono filosofi, almeno non nel significato etimologico che allude all’azione di chi si metta sulle tracce della sapienza spogliandosi di se stesso (non si dà sapienza senza spoliazione); sono piuttosto dei rimasticatori, dei replicanti, dei copiaincollatori, dei futili produttori di filosofumo, delle parodie d’uomini.

– Come pensi di conciliare l’insegnamento non duale con il concetto del mondo come formicaio brulicante di sottuomini furiosamente dediti alla porneia e all’abiezione a ogni costo?

– In nessun modo.

– Che ne pensi del senso dell’esistenza umana?

– Qualora non venga intesa come un’ardente guerra di liberazione sub specie interioritatis è la più brutale delle illusioni destinata a dissolversi come ghiaccio al sole.

INTERVISTA A VALERIO RAIMONDI
INTERVISTA A VALERIO RAIMONDI

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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