di Franco Giovi
Il buddhismo originario (e in ciò Evola non ha torto) fu prevalentemente dottrina di classi guerriere: l’ascesi richiede un animo kshatriya (forse che ora sia del tutto diverso?).
Il Buddha storico fu di stirpe regale e anche il grande Bodhidharma, secondo le leggende, fu di stirpe regale: giunto in Cina, insieme agli insegnamenti del Buddha insegnò pure a combattere a mani nude.
Inoltre è noto che la “retta condotta” non venne considerata come una morale autonoma, ma uno stadio preparatorio che si abbandona “come una zattera” lungo una via che supera le antitesi di “bene” e “male”.
E, ritornando alla specifica ascesi, valeva il detto zen: «Quando esci di casa dimentica moglie e figli, quando impugni la spada dimentica il corpo».

