LA FECCIA DEGLI ANTICHI

a cura di Fumo Fuffu

Il Tao che il mondo apprezza è quello che si trova sui libri ma i libri sono fatti solo di parole. Ma benché il mondo stimi i libri io li considero indegni di stima.

Un giorno il Duca di Huan stava leggendo un libro, il mastro carraio lo vide e disse: “Che cosa state leggendo?” “Le parole dei Santi” rispose. “Quello che leggete non è altro che la feccia degli Antichi.” Il Duca si indignò: “Io non ti permetto di parlare così, spiegati o ti ucciderò.”

“Ecco, quando io faccio una ruota, se vado adagio, il lavoro è piacevole ma la ruota non si curva abbastanza, se vado veloce il lavoro è penoso e trasandato. Non bisogna andare né lenti né veloci, ma procedere ad un ritmo giusto che faccia corrispondere la mano col cuore. C’è in questo un qualcosa di inesprimibile. Io che sono ancora vivo non sono riuscito a spiegarlo a mio figlio. E quindi mi tocca a settant’anni di continuare a fabbricare le ruote. Se io che sono vivo non posso insegnare ciò a mio figlio, come fanno gli Antichi che sono morti ad insegnare la Verità? Ciò che potete leggere non è altro che la loro feccia “

(Zhuangzi)

LA FECCIA DEGLI ANTICHI
LA FECCIA DEGLI ANTICHI

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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