L’AMORE DI UN GUERRIERO

di Martino Zeta

“Un guerriero deve amare questo mondo” mi aveva ammonito Don Juan, ” se vuole che esso, all’apparenza tanto banale, si spalanchi a mostrare le sue meraviglie” .

Quando Don Juan pronunciò queste parole lo scenario che ci circondava era il deserto di Sonora.

“E’ sublime”, continuò, “stare in questo deserto meraviglioso, contemplare le scabre vette di montagne nate dalla lava di vulcani da tempo scomparsi. E’ splendido pensare che alcuni di questi nuclei di ossidiana si sono formati a temperature così elevate da conservare ancora il segno della loro origine. Sono saturi di potere. Vagabondare senza meta fra quelle vette e trovare un frammento di quarzo in grado di captare le onde radio è un’esperienza straordinaria. L’unica pecca è che, per inoltrarsi nelle meraviglie di questo mondo, o di un altro, un uomo deve diventare un guerriero: deve essere controllato, calmo, indifferente, temprato dalle aggressioni dell’ignoto. Tu non lo sei ancora a sufficienza e di conseguenza il tuo dovere consiste nel preparati in modo adeguato; solo allora potrai avventurarti nell’infinito.”

Ho dedicato trentacinque anni della mia vita a cercare la maturità del guerriero, sono andato in luoghi che sfidano ogni descrizione, alla ricerca della sensazione di essere sufficientemente temprato dagli assalti dell’ignoto. Ci sono andato in silenzio, non annunciato, e sono tornato indietro allo stesso modo. Le opere del guerriero sono mute e solitarie, e quando un guerriero va o torna, lo fa in modo così poco appariscente che nessuno lo nota. Andare alla ricerca della maturità del guerriero in qualunque altro modo sarebbe un’ostentazione, ed è quindi inammissibile. […]

“Basti dire, ” affermò un giorno Don Juan, “che l’immensità di questo modo, che si tratti del mondo dello sciamano o dell’uomo comune, è tale che solo un’aberrazione può impedirci di prenderne atto. Cercare di spiegare a esseri devianti che cosa significa perdersi nei solchi della ruota del tempo, è la cosa più assurda che un guerriero possa fare. Ecco perchè si assicura che i suoi viaggi siano caratteristica esclusiva della sua condizione.”

(Carlos Castaneda – La ruota del tempo)

L'AMORE DI UN GUERRIERO
L’AMORE DI UN GUERRIERO

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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