a cura di Giuseppe Aiello
DIFFERENZA TRA “TAWAKKUL” (AFFIDAMENTO A DIO), “ RIDA” (ACCETTAZIONE DEL VOLERE DIVINO), E “Y’AS”” (RASSEGNAZIONE)
Tawakkul (توكّل) — Affidamento attivo a Dio
Tawakkul significa affidarsi a Dio con fiducia totale, dopo aver fatto tutto ciò che è nelle proprie possibilità.
Non è passività, ma una forma di azione piena di fede.
Viene dalla radice w-k-l, “affidare un incarico a qualcuno di fiducia”.
«E chi confida in Dio, Egli gli basterà. Dio raggiunge il Suo scopo. In verità, Dio ha assegnato a ogni cosa una misura.» (Sura at-Talāq, 65:3)
Il credente non perde la speranza, perché sa che tutto ha un taqdīr (misura, decreto) giusto e buono.
«Quando hai preso una decisione, confida in Dio: in verità, Dio ama coloro che confidano in Lui»
(Sura Āl ʿImrān, 3:159)
Il tawakkul viene dopo la decisione e l’azione: “quando hai deciso, allora confida in Dio”.
Il Profeta ﷺ disse:
«Lega il tuo cammello e poi riponi la tua fiducia in Dio.» (Tirmidhi, 2517)
Il tawakkul non è smettere di agire, ma fare ciò che puoi e poi lasciare l’esito a Dio.
I sufi spiegano il tawakkul come un equilibrio:
“Tawakkul è piantare il seme nel terreno, irrigarlo, e poi lasciare che Dio faccia crescere la pianta.”
— Al-Qushayrī, Risāla
Al-Junayd diceva:
“Il tawakkul è che il cuore sia tranquillo riguardo alle promesse di Dio.”
Se si cerca qualcosa, il tawakkul significa:
• ti prepari, cerchi, agisci con intelligenza e dignità;
• ma non ti angosci se il risultato tarda: credi che Dio sa ciò che è meglio, nel tempo migliore.
“Tawakkul” significa riporre fiducia totale in Dio, sapendo che Egli è al controllo di ogni cosa, e che la Sua sapienza e misericordia sono perfette — anche quando non capiamo i Suoi decreti.
- È fiducia serena, non passività.
- È azione con cuore tranquillo, non rassegnazione impotente.
«Se vi affidaste a Dio come si deve, Egli vi provvederebbe come provvede agli uccelli: escono affamati al mattino e tornano sazi la sera.»
(Tirmidhi, 2344)
L’uccello esce a cercare — non resta fermo — ma non si angustia per ciò che troverà.
Al-Qushayrī:
“Tawakkul non è lasciare le cause, ma lasciare la fiducia nelle cause.”
cioè continui a usare i mezzi, ma il tuo cuore non dipende da essi.
Rumi:
“Affidati a Dio, ma non restare senza mani:
la fiducia vera è quando le mani lavorano e il cuore riposa.”
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RIDA’ (الرضا) — Raccettazione del volere divino
Rida’ significa accettazione serena di ciò che Dio ha decretato, dopo che le cose sono già accadute.
È uno stato del cuore, più che un’azione.
Mentre il tawakkul riguarda il presente e il futuro (affidarsi a Dio in ciò che si cerca),
il rida’ riguarda il passato e il presente (accettare ciò che è stato deciso).
«È possibile che aborriate una cosa che è un bene per voi; e che amiate una cosa che è un male per voi. Dio sa, e voi non sapete.»
(Sura al-Baqara, 2:216)
Questo è il fondamento del rida’: fidarsi del giudizio divino anche quando non si comprende.
Al-Ghazālī scrive in Iḥyā’ ʿUlūm ad-Dīn:
“Rida’ è che il cuore non si opponga al decreto divino, anche se l’anima lo trova amaro.”
il rida’ è un livello più alto del tawakkul: prima ci si affida, poi si accetta.
Il primo è fiducia in cammino, il secondo è pace nel compimento.
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RASSEGNAZIONE (ya’s, قنوط) — Disperare dell’aiuto o della misericordia divina
Questo stato è proibito nel Corano, perché contraddice la fede nella misericordia e nella sapienza di Dio.
È la sensazione che “Dio mi ha dimenticato, non mi aiuterà più” — e nella spiritualità islamica è considerato una forma di shirk nascosto, poiché implica che Dio possa venir meno alla Sua promessa.
«Non disperate della misericordia di Dio. In verità, Dio perdona tutti i peccati. In verità, Egli è il Perdonatore, il Misericordioso.» (Sura az-Zumar, 39:53)
«E chi, se non i miscredenti, può disperare della misericordia del suo Signore?»
(Sura al-Ḥijr, 15:56)
quindi la disperazione (ya’s) o la rassegnazione negativa è una mancanza di fiducia, non una virtù.
Al-Ghazālī scrive:
“Il cuore del credente è tra la speranza (rajā’) e il timore (khawf). Disperare è come negare il potere di Dio, eccessiva sicurezza è come negare la giustizia di Dio.”
(Iḥyā’ ʿUlūm ad-Dīn)
Ibn ʿAṭā’ Allāh al-Iskandarī, nelle Ḥikam:
“Il segno che ti sei affidato a Dio è che non ti rattristi per ciò che ti è mancato, né ti gonfi per ciò che ti è arrivato.”
La disperazione è, invece, l’incapacità di vedere Dio all’opera nel ritardo o nella prova.

