IL DESTINO SCRITTO IN FRONTE DA IBN ARABI

a cura di Giuseppe Aiello

Sul simbolismo della “fronte” e del “terzo occhio” nell’Islam e nell’induismo

ISLAM

1. Fonti coraniche e hadith

Corano 48:29:

i credenti “si riconoscono dai segni del loro volto, dalla traccia della prostrazione (sujūd)” — la “fronte” qui è segno di sottomissione e luce spirituale.

Corano 75:22-23:

“Alcuni volti in quel giorno saranno radiosi, guardando verso il loro Signore.” La luminosità del volto, quindi, esprime la “visione del divino” nell’Aldilà.

* Nella sunnah, il Profeta dice: “La luce del credente sarà davanti a lui e alla sua destra nel Giorno del Giudizio.” (Muslim, Ṣaḥīḥ). La fronte è il punto da cui la luce si irradia, segno di *nūr* (luce spirituale).

2. Simbolismo

– La “fronte” rappresenta il punto più alto del corpo che tocca il suolo nella prostrazione: simbolo di “annientamento dell’ego (fanāʾ)” e totale resa al divino.

– È anche associata al “destino” e alla conoscenza divina: “Il ciuffo (nāsiyah) di ogni essere è nella mano di Dio” (Corano 96:15-16), cioè la fronte come segno della sottomissione del libero arbitrio al volere divino.

3. Mistici sufi

Per i sufi, la fronte è sede del *nūr al-basīra*, la **luce della visione interiore**.

* Al-Ghazālī e Rūmī parlano della *basīra* come di un “occhio del cuore” (*ʿayn al-qalb*) che vede la realtà spirituale.

* Ibn ʿArabī, nel *Fuṣūṣ al-Ḥikam*, descrive l’uomo perfetto come colui in cui “l’occhio esteriore e quello interiore coincidono”, cioè la visione sensibile e quella divina si unificano — un’idea molto vicina al concetto di “terzo occhio”.

INDUISMO

1. **Fonti e concetti**

* Nelle Upaniṣad e nei testi tantrici, la fronte è la sede del **Ājñā chakra**, tra le sopracciglia, chiamato anche il **terzo occhio** (*jñāna cakra* o “occhio della conoscenza”).

* È il luogo di **Śiva**: il suo terzo occhio rappresenta la *jñāna* (conoscenza trascendente) che distrugge l’illusione (*māyā*).

2. **Simbolismo**

* Il “terzo occhio” è l’organo della **visione interiore** e della **coscienza unificata**: quando è aperto, si percepisce l’unità di Brahman in tutte le cose.

* È anche simbolo del **fuoco spirituale** che consuma l’ignoranza.

* Nella pratica, la *tilaka* o *bindi* sulla fronte indica proprio il centro della consapevolezza divina.

3. *Mistici e yogin*

* Nello yoga e nel tantra, l’apertura dell’Ājñā chakra segna il risveglio della **kundalinī**, cioè della forza divina latente.

* In autori come Ramana Maharshi o Abhinavagupta, la visione del Sé (*ātman*) è descritta come un vedere con “l’occhio dell’intelligenza pura” — parallelo quasi diretto alla *basīra* sufi.

Sintesi

Entrambe le tradizioni collocano nella **fronte** il punto in cui l’essere umano trascende la dualità:

* nell’**Islam**, è la resa totale dell’ego che si illumina della luce divina (*nūr Allāh*);

*

* nell’**Induismo**, è la trascendenza della mente che si apre alla visione del Sé (*ātman*).

In termini simbolici, il “terzo occhio” hindu e la “luce sulla fronte” islamica rappresentano la stessa dinamica interiore: **la trasformazione della conoscenza sensibile in conoscenza spirituale**, la visione del reale come *luce di Dio* o come *coscienza assoluta.

IL DESTINO SCRITTO IN FRONTE DA IBN ARABI
IL DESTINO SCRITTO IN FRONTE DA IBN ARABI

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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