di Fabio Filomeni
Quando leggo notizie del genere mi preoccupo perché non si può avere fiducia nelle scelte politiche di una classe dirigente che è asservita agli interessi stranieri. Sotto la NATO gli Stati hanno obbedito all’ordine del buzzurro americano di elevare le spese militari al 5% del PIL con un duplice beneficio per gli Stati Uniti: garantirsi i miliardi di dollari in commesse di armamenti da vendere agli eserciti europei (si stima che circa il 60% del “Rearm Europe Plan” vada ad ingrassare le aziende d’oltre Oceano); potenziare la NATO a guida americana nelle future guerre per il possesso delle materie prime. Venezuela? Iran? Russia? Sotto a chi tocca…
Ecco perché, quando parlano di riforme delle Forze Armate, non mi fido dei reali intendimenti di questi politici che prendono ordini da Washington e dal Pentagono. Le Forze Armate di una Nazione non si devono riformare in base agli interessi strategici stranieri. Si chiariscano e si dichiarino prima gli obiettivi e gli interessi strategici dell’Italia che NON SONO QUELLI DI FARE LA GUERRA CONTRO LA RUSSIA! Solo in un secondo tempo si potrà mettere mano allo strumento militare..

