a cura di Carlo Weiblingen
In quanto strumento divino, il vajra (fulmine) corrisponde al Verbo, all’Intelletto ed è l’attributo del dio vedico Indra, potenza divina , infinita, giustiziera e benefica. Il vajra è anche diamante: il lampo nasce spesso nelle leggende da un diamante. Talvolta, come nel buddismo tantrico, è l’immagine del mondo adamantino o della conoscenza, opposto al mondo delle apparenze. Occorre anche notare che il fulmine, sotto l’aspetto del doppio tridente, non è peculiare dell’India; lo si trova parimenti raffigurato nel mondo greco-romano con il significato evidente del doppio potere, creatore e distruttore.
Se il fulmine è il simbolo dell’intervento improvviso e brutale del cielo, il suo simbolismo, a questo riguardo, si distingue da quelli della stella e dell’ascia. Se il fulmine è scarica violenta di energia, la stella è energia accumulata e ha il valore di un fulmine fissato. Il fulmine è anche accostato alla scure, al meteorite. Tuttavia anche la scure è simbolicamente un fulmine accumulato. Il fulmine sarebbe una energia esplosiva non accumulata, mentre la scure rappresenta al contrario l’energia strutturata, strumento della creazione ragionata del mondo-alchimia, cui è tradizionalmente associato il colpo d’ascia, da cui nasce Pallade Atena. Il fulmine è la creazione che sorge dal nulla allo stato ancora caotico o che si annulla in un incendio apocalittico.
J.Chevalier, A.Gheerbrant,
Il Dizionario dei Simboli

