di Rainaldo Graziani
Dalla nostra “funambola russa” un’altro passo sul filo dell’esistenza.
In questa sua riflessione filosofica affiora nella sua intera bellezza il significato di Comunità Organica di Destino.
Noi, anche se ci definiamo conservatori, patrioti e soprattutto non liberali, purtroppo siamo spesso liberali in alcuni nostri istinti. Per esempio, la maggior parte di noi, anche nella vita quotidiana, si autoidentifica secondo il principio “in cosa sono diverso dagli altri”. Questa “preziosa” idea, e questa domanda inutile, furono inventate da Rousseau, e poi chiaramente consolidate dai sentimentali e romantici che lo adoravano.
In cosa sono diverso dagli altri?
Questa domanda è penetrata nel nostro cervello e vi si è radicata saldamente. Nel frattempo, tutta la grande cultura prima di Rousseau poneva una domanda completamente diversa:
In cosa sono simile agli altri, cosa ho in comune con gli altri. ?
Proprio con questa domanda e con questo istinto, per quanto paradossale, è sempre stato composto tutto ciò che è più grande, ispirato e apparentemente unico.

