IL LAVORO INTERIORE CHE PORTA ALLA LUCE

di Gianluca Marletta

In un tempo di dissoluzione totale, voler edificare strutture “rigide” pensando che queste resistano alla marea è un’illusione. Il risultato di queste presunte “restaurazioni” sarà solo un fragile accrocco, una struttura fatiscente che crollerà al primo colpo di vento.

Questi, al contrario, sono i tempi nei quali riscoprire la massima secondo la quale in un Cammino Spirituale ogni forma è solo una zattera che serve strumentalmente ad attraversare un fiume. Tutto è un mezzo tranne l’Assoluto, e ogni mezzo va abbandonato quando ha esaurito il suo compito.

Non posso portarmi una zattera sulle spalle se voglio scalare una montagna.

Oggi più che mai, le aquile che vogliono andare verso il Cielo devono volare insieme ma non ha senso che si leghino le zampe fra di loro…

“Chi ha orecchie, intenda”

IL LAVORO INTERIORE CHE PORTA ALLA LUCE
IL LAVORO INTERIORE CHE PORTA ALLA LUCE

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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