di Giuseppe Delang Paterniti
La battaglia più decisiva non si combatte su un campo di guerra, ma nel terreno silenzioso della propria interiorità.
I «nemici» non brandiscono spade, ma sono armati di sottili veleni: le paure che costruiscono prigioni senza sbarre, i traumi che scolpiscono maschere di difesa, gli attaccamenti ossessivi che ci legano a ruote di fuoco.
Questa battaglia la si combatte con la forza della consapevolezza: ogni nemico non va rifuggito né ignorato ma affrontato «guardandolo in faccia»… Fino al suo dileguarsi.
È una battaglia di verità, dove ogni illusione dissipata è un nemico che si arrende.
Quando l’ultima ombra si dissolve alla luce di una coscienza risvegliata, non si alza un grido di trionfo, ma un silenzio vasto e potente.
La vittoria non è su qualcosa, ma attraverso tutto: è la riconquista del proprio sé integro, libero finalmente di essere, al di là di ogni paura e di ogni catena.

