POST-MODERNISM AND GLOBALISM

di Charles Upton

a cura di Marco Pavoloni

Nel linguaggio di René Guénon, tratto da Il Regno della Quantità, dal regno modernista-materialista della Quantità — la cui fase terminale è il postmodernismo — nasce, in ultima analisi, il Regno della Qualità Invertita, dove l’egualitarismo democratico viene distrutto non in nome dell’aristocrazia ma del caos, a beneficio di quei maghi socio-economici globalisti per i quali il caos culturale è la condizione naturale e rappresenta la via maestra verso il potere.

La diversità, per costoro, comporta l’accettazione dell’esistenza di una classe dirigente globale e multietnica: poiché nessuno che non sappia lavorare con gli inglesotti, i francesini, i beduini, i giapponesini, gli orientali e i neri può essere ritenuto autenticamente cosmopolita secondo il modello odierno.

Come il buon comunista, anche il buon globalista impara che la razza non conta, che la cultura è un ostacolo da superare e che ciò che realmente importa è soltanto la classe.

Eppure, nessuno risulta più utile a legittimare tali costumi “mondiali” dei suprematisti bianchi o neri, e dei fanatici o terroristi separatisti etnici, che ne rappresentano l’immagine speculare e rovesciata.

La fusione culturale mondiale è anche un mezzo mediante il quale l’élite dominante globalizza i mercati, standardizza tanto i consumatori quanto la forza lavoro, e ipnotizza permanentemente le masse — non semplicemente gettando un velo momentaneo di segretezza sulle proprie azioni, ma distruggendo perfino il naturale desiderio umano di sapere che cosa realmente accade, attraverso un’ideologia che proclama che in realtà non accade nulla, se non all’interno delle fantasie soggettive dell’individuo isolato.

E gli orrori del caos sociale, le armi di distruzione di massa e il degrado ambientale rendono una simile ideologia — per quanto folle — assai attraente come via di fuga: per coloro, cioè, che non hanno ancora optato per il suicidio assistito che Jack Kevorkian, perfettamente contemporaneo e altamente rappresentativo satanista postmoderno, sarà lieto di fornire loro con la sempre più esplicita benedizione del mondo così com’è, e come è destinato a diventare.

Tratto da Charles Upton – The System of Antichrist

Traduzione curata da Marco Pavoloni

POST-MODERNISM AND GLOBALISM
POST-MODERNISM AND GLOBALISM

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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