PIANO DI PACE RUSSIA-STATI UNITI: PERCHE’ MAI LA GRAN BRETAGNA DOVREBBE ACCETTARE LA PROPRIA SCONFITTA?

a cura di Termometro Geopolitico

Rispetto al piano di pace stipulato tra Russia e Stati Uniti non fa per niente piacere l’idea che l’America, alla fine di questa carneficina da essa stessa provocata, guadagnerebbe una montagna di denaro più una vera e propria colonia totalmente dipendente dal sostegno americano, ovvero quell’Ucraina che invece era uno stato sovrano prima dell’ascesa al potere dei banderisti.

Al netto di ciò, due dati politici mi paiono però indiscutibili:

1) Il riconoscimento americano di Crimea e Donbass come territori russi, la fine dell’espansione a Est della NATO, il ritorno nel G8 e la (graduale) fine delle sanzioni, rappresenterebbero per la Russia una vittoria evidente.

2) Considerati i due obiettivi per cui l’Occidente ha innescato questa guerra, possiamo dire che uno sia stato raggiunto (bloccare la nuova ostpolitik della Germania), mentre l’altro (far collassare la Russia dall’interno e poi suddividerla in tanti stati diversi) si è risolto in un completo fallimento.

Pertanto, assai più di Zelenski, coloro che in caso di ratifica di questo piano di pace uscirebbero da questa vicenda rovinosamente sconfitti, portano i nomi di Gran Bretagna, Commissione Europea, asse Dem-Neocon degli Stati Uniti, nonché leadership politiche dei paesi baltici, della Germania e della Francia.

Riguardo alla Gran Bretagna – soggetto che ha tirato le fila politico-militari del conflitto e avviato per prima ogni fase di escalation, dal 2014 a oggi, assai più degli Stati Uniti – la domanda che si pone è come e perché essa dovrebbe accettare di mollare la spugna.

E’ vero che si tratta di un paese che sta collassando dal punto di vista sia economico-produttivo che della coesione sociale interna ma forse, anche per questo, Starmer, Johnson e soci non possono permettersi di uscire fuori da questa vicenda dicendo semplicemente: “vabbè, ci abbiamo provato, sarà per un’altra volta”.

La Gran Bretagna, da questa guerra, ha ottenuto due conquiste geopolitiche rilevanti: a) il comando di una struttura militare internazionale – la Joint Expeditionary Force – parallela alla NATO e sottoposta a minori vincoli; b) l’estensione della propria influenza geopolitica ai paesi baltici, che oggi agiscono sulla base degli ordini impartiti da Londra. Con la fine della guerra russo-ucraina, ebbene, cosa rimarrebbe di tali risultati ch’erano allo svolgimento delle ostilità strettamente collegati?

Pensare dunque che un paese come la Gran Bretagna – che da sempre ma ancor più in tempi recenti agisce da stato-canaglia ovvero come una centrale terroristica – possa accettare senza reagire una così plateale sconfitta, mi pare difficile da ipotizzare.

Questo significa che il percorso verso la pace è tutt’altro che certo.

di Riccardo Paccosi

PIANO DI PACE RUSSIA-STATI UNITI: PERCHE' MAI LA GRAN BRETAGNA DOVREBBE ACCETTARE LA PROPRIA SCONFITTA?
PIANO DI PACE RUSSIA-STATI UNITI: PERCHE’ MAI LA GRAN BRETAGNA DOVREBBE ACCETTARE LA PROPRIA SCONFITTA?

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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