di Luca Rudra Vincenzini Nel Nāsadīyasūkta del Ṛgveda si scrutano gli abissi delle origini. L’Uno permaneva eterno nelle profondità immote di un infinito oceano tenebroso (salila, samudra). Le acque erano imperscrutabili e non è chiaro se esse furono la prima produzione dell’Uno, fu l’Uno a metterle in atto, o piuttosto la sua coeva eterna dimora,Continua a leggere “VERSO UNA PSICOLOGIA DEL MITO CREATIVO”
