Video di Roberto Siconolfi
Perché mira alla sostanziale repressione di sé, perché la “pace è un limite per le nostre emozioni” (cit. CCCP).
Secondo il filosofo René Guénon la “guerra è un legittimo stato dell’essere”, è la somma di tutti gli squilibri della realtà manifesta.
La guerra è il caos, e dunque il passaggio necessario per il riordino della realtà a un livello superiore.
Pensare di reprimere tale stato, a colpi di ideologia sentimentalista-politicamente corretta, è il più grande atto di violenza che si possa fare.
La cosiddetta civiltà occidentale è oramai imbevuta di questa mentalità, di questo modo di intendere la vita, fino all’orlo!
Dunque, essa reputa inconcepibile l’adozione di misure forti in difesa o ai fini della ricostruzione dell’ordine da parte di uno Stato che ha invece ancora vivi certi valori.
La società occidentale è però violenta, e violenta per eccellenza.
Il suo agire subdolo, a tradimento, che viola i patti di lealtà e di fiducia internazionale, oltre che il buon senso e la “comune decenza” al suo interno, ne è la testimonianza.
Un amalgama indistinto di bestialità, frivolezze, e discorsi tragicomici (spread, contagi, i mercati, i virologi, il linguaggio inclusivo, ecc.).
Dall’altro lato invece abbiamo un popolo che ha ancora una spina dorsale, e che ha un capo che esprime il principio “Politico” nella sua veste ancora degna di esser tale.
Vladimir Putin sintetizza la funzione sacrale, coniugata agli affari della vita sulla terra – la politica – e alla luce dello spirito del tempo e del popolo russo.
La Russia è l’Impero!
Buona visione.
