di Said Amir Arjomand
“Il parallelo più illuminante è tra il Tradizionalismo rivoluzionario sciita e le Guardie di Ferro rumene, la Legione dell’Arcangelo Michele. Entrambi i movimenti sono caratterizzati da culti straordinari di sofferenza, sacrificio e martirio. I sacerdoti ebbero un ruolo prominente nel movimento legionario, fianco a fianco con gli studenti dell’università. Gli incontri legionari erano invariabilmente preceduti dai riti della Chiesa e le loro manifestazioni erano solitamente guidate da sacerdoti che trasportavano icone e bandiere religiose. Il Cristianesimo integrale dei Legionari li differenziò dai nazisti e dai fascisti italiani. Questo loro lo sapevano. Come ha spiegato uno dei loro principali intellettuali [Codreanu], “il Fascismo adora lo stato, il Nazismo la razza e la nazione. Il nostro movimento si sforza non solo di compiere il destino del popolo rumeno, ma vogliamo compierlo lungo la Via della Salvezza.” L’obiettivo ultimo della nazione, come Codreanu e altri hanno sottolineato, era la “Risurrezione in Cristo”.

