di Hanieh Tarkian
Il filo conduttore di eventi come la blasfemia dei gaypride e le violenze delle baby gang è che a stranieri e a italiani oggi viene chiesta l’integrazione alla cultura mondialista, la cui conseguenza è l’annichilimento di qualsiasi identità. Un individuo alienato dalla sua identità (culturale, religiosa, nazionale, sessuale) sarà più facilmente manipolabile e nel momento in cui sentirà che gli manca qualcosa sfogherà il suo rancore con la violenza ingiustificata, con la ricerca ossessiva di una nuova identità (estremismo), con l’odio per tutto quello che pensa lo abbia oppresso (tutto tranne il mondialismo stesso).
Il ragazzo che partecipa al gaypride alzando una statua blasfema della Madonna e il ragazzo figlio di immigrati che pensa di essere libero di molestare chi vuole hanno in comune un rancore profondo verso ciò che rappresenta l’identità del paese dove vivono, chi ha innescato in loro questo rancore?
Le élite mondialiste e chi fa propaganda per loro sono i principali odiatori seriali e produttori di odio e rancore.
