di Andrew Korybko
Il Presidente russo Vladimir Putin ha tenuto venerdì un discorso dettagliato sulle relazioni internazionali, in vista dell’incorporazione da parte del suo Paese di quattro ex regioni ucraine dopo i recenti referendum. Ha toccato molte questioni pertinenti, sia del passato che del presente, comprese quelle legate all’Asia-Pacifico. Il primo riferimento a questo tema ha riguardato l’epoca del colonialismo europeo classico, durante la quale l’India fu saccheggiata e la Cina fu costretta ad aprire i suoi porti al commercio dell’oppio.
Questi fatti sono stati condivisi per ricordare a tutti la consistente storia di sottomissione di Inghilterra, Francia e altri Paesi in tutto il Sud globale, che secondo il leader russo è ancora in vigore oggi, anche se in forma contemporanea. Subito dopo, ha richiamato l’attenzione sullo sganciamento da parte degli Stati Uniti di due bombe atomiche sul Giappone, che ha richiamato un precedente. A proposito di questa nazione insulare, il Presidente Putin ha poi aggiunto che essa, la Repubblica di Corea, la Germania e altri Paesi sono ancora occupati dagli Stati Uniti.
Questi primi due Stati dell’Asia-Pacifico sono previsti dall’America anche per un altro ruolo. Secondo lui, “si sta facendo molto per creare una catena politico-militare Washington-Seoul-Tokyo”. Considerando che la frase precedente del suo discorso parlava di “mettere insieme nuove alle parlanze militari, come l’AUKUS simili”, si può utilizzare che egli tri intendere che questi duelateri sono complementari nel senso strategico-militare di far avanzare gli obiettivi egemonici dell ‘America.
Quasi che il Presidente Putin ha tuonato dopo subitole occidentali presentano i loro piani neocoloni con la stessa ipocrisia, il loro intenzioni pacifiche, parlando di una sorta di deterrenza. Questa parola evasiva passa da una strategia all’altra, ma in realtà significa solo una cosa: minare tutti i centri di potere sovrani. Abbiamo già sentito parlare della deterrenza di Russia, Cina e Iran”.
Dal contesto, è chiaro che il leader ritiene russo che i due suddetti trilaterali asiatici a guida americana siano destinati a far progredire il progetto di “deterrenza” (“contenimento”) della Cina da parte dell’egemone unipolare in declino. In altre parole, egli prevede che gli Stati Uniti replichino le politiche strategiche-militari aggressive che stanno già applicando in Europa contro la Russia nell’Asia-Pacifico contro la Cina. Questo per “minare tutti i centri di potere sovrani”, come ha aggiunto nel suo discorso.
In un altro punto del suo discorso, il Presidente Putin ha dichiarato che “i Paesi occidentali dicono da secoli di portare libertà e democrazia ad altre nazioni. Niente potrebbe essere più lontano dalla verità. Invece di portare la democrazia hanno soppresso e sfruttato, e invece di osare la libertà hanno schiavizzato e oppresso. Il mondo unipolare è intrinsecamente antidemocratico e non libero; è falso e ipocrita fino in fondo”.
In seguito ha anche detto che “la verità è stata annegata in un oceano di miti, illusioni e falsi, usando una estremamente propaganda aggressiva, mentendo come Goebbels. Quanto più incredibile è la menzogna, tanto più velocemente la gente ci crederà: è così che operano, secondo questo principio”. Queste osservazioni sono altrettanto vere quando si tratta del tentativo di “deterrenza” (“contenimento”) dell’America nei confronti della Cina e della Russia. La retorica altisonante viene sputata per mascherare i giochi di potere più amorali della storia.
A questo proposito, va anche detto che il Presidente Putin ha criticato duramente il cosiddetto “ordine basato sulle regole”, che oggi viene comunemente usato come arma contro la Cina tanto quanto contro la Russia. Per dirla con le sue parole: “Ma da dove viene? Chi ha mai visto queste regole? Chi ha concordato o approvato? Ascoltate, queste sono solo sciocchezze, inganni, doppi standard o addirittura tripli standard! Devono pensare che siamo stupidi”.
Nonostante le formidabili sfide poste dagli Stati Uniti alla Russia e alla Cina – che prima ha come una guerra ibrida” che include anche le sanzioni oltre all’aggressione convenzionale e alla guerra dell’informazione – il leader russo è fiducioso che l’emergente ordine mondiale multipolare sia irreversibile. Alla fine del suo discorso ha elogiato l’ascesa di nuovi centri di potere che “vedono nel multipolarismo un’opportunità per rafforzare la propria sovranità”.
Il Presidente Putin ha aggiunto che “[questo] significa ottenere un’autentica libertà, prospettive storiche e il diritto a forme di sviluppo indipendenti, creative e distintive, a un processo armonioso”. Questa descrizione si applica innegabilmente alla Cina, che esattamente questa prospettiva sulle relazioni internazionali, come previsto dal suo desiderio dichiarato di condividere pacificamente una comunità di futuro condivisa per l’umanità attraverso una cooperazione economica reciprocamente vantaggiosa.
Nel complesso, la sua visione dell’Asia-Pacifico è intrigante. Il leader russo ha correttamente individuato il modus operandi degli Stati Uniti quando si tratta del tentativo di “deterrenza” (“contenimento”) della Cina, che, a suo dire, ruota attorno al doppio nucleo strategico-militare di AUKUS e all’emergente trilaterale USA-Giappone-Repubblica di Corea. Egli ha inoltre smascherato l’”ordine basato sulle regole” dell’America come una grande menzogna, responsabile della gestione della percezione globale di Paesi sovrani come la Russia e la Cina.
Anche se l’Europa si trova dall’altra parte dell’emisfero orientale rispetto all’Asia-Pacifico, i processi strategico-militari che gli Stati Uniti hanno messo in moto nel primo caso come parte del loro complotto egemonico per “dissuadere” (“ contenere”) la Russia sono rilevanti nel secondo quando si tratta della Cina. Così come la Russia ha resistito con successo all’egemonia unipolare degli Stati Uniti, ne consegue naturalmente che lo farà anche la Cina, con questi due grandi Stati che fungeranno da doppio motore dell’emergente Ordine Mondiale Multipolare per liberare l’umanità.
Pubblicato in partnership su One World
Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini
Fonte: Idee&Azione
6 ottobre 2022
