di Paolo Borgognone
L’Arabia Saudita ha espresso ufficialmente la volontà di entrare nei BRICS. Bene, immaginate cosa potrà accadere al gigantesco debito americano nel momento in cui Riyad dirà alla Cina “potete pagarci il nostro petrolio con la vostra valuta nazionale”. Il debito americano crollerà se non potrà più essere rifinanziato dai petrodollari. Capite le cause della guerra? Gli americani devono fare presto perché il processo di dedollarizzazione in corso rischia di provocare il crack della loro egemonia e la fine della loro economia basata sull’esportazione di dollari. L’Europa non va a morire per Melitopol o Berdyansk ma per salvare gli USA dalla gigantesca bolla di debito su cui sono seduti. Una vera bomba a orologeria piazzata sotto il loro sedere e di cui il detonatore è posseduto da Stati che stanno digrignando i denti di fronte al padrone. Come fanno gli USA, così indebitati, a finanziare la loro guerra contro il tempo? Sfruttano il più possibile, fino a eroderle del tutto, le risorse e le ricchezze dei loro alleati europei. La posta in gioco in questa guerra di egemonia non è costituita da qualche centinaio di km2 della steppa ucraina ma dalla dedollarizzazione.
