a cura di Nexus Edizioni
Domenica 9 Ottobre 2022, in Russia ore 9 del mattino: una catena operativa di 9.000 sciamani siberiani degli Orchi di Vladivostok, Ekaterinburg, Kazan, Kemerovo, Krasnoyarsk, Pietroburgo, Sochia, Tuva e Khakassia ha celebrato un rito contro l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale. “Sciamani della nostra grande nativa Russia, siete tutti grandi. Sono stati eseguiti rituali molto necessari, felicità e successo nel rafforzare ulteriormente la nostra patria e mantenere i nostri guerrieri in buona fortuna e prosperità, in modo che siano invulnerabili ai proiettili e al pericolo“, le parole di Kara-ool Dopchun-ool (ragazzo nero), Sciamano Supremo della Russia che ha ringraziato tutti gli sciamani per l’azione compiuta. Il rito è stato svolto a sostegno dei militari russi che partecipano all’operazione militare speciale (SVO) sull’Ucraina, la notizia viene riportata da RIA News, l’ex agenzia stampa di Stato sovietica ora assorbita dallo Stato Russo.
Lo Sciamano Supremo russo, eletto nel congresso degli sciamani del 2018, per non perdere il contatto con la terra vive nella Yurta – tipica abitazione mobile dei nomadi d’Asia – ed è presidente dell’organizzazione sciamanica “Spirit of the Bear – Adyg-Eeren”, ha affermato di non sopportare “l’arroganza umana e l’ingiustizia, non sopporto quando i forti offendono i deboli“. Per lui è molto importante pregare gli spiriti degli antenati e della natura. Le forze e le energie primordiali, ancestrali. “Voglio che lo sciamanesimo sia ufficialmente riconosciuto in Russia come quinta religione. Nel prossimo futuro scriverò un appello rivolto al Presidente della Russia, nonché al Consiglio della Federazione, alla Duma di Stato e al Ministero della Giustizia della Federazione Russa. Da molti anni ci occupiamo della conservazione e della rinascita dello sciamanesimo. E in Russia ci sono molte nazionalità che hanno venerato gli spiriti della natura fin dai tempi antichi. C’è un detto tra gli sciamani: “Le persone che hanno dimenticato la loro storia sono illuse, le persone che hanno dimenticato lo sciamanesimo scompariranno”. Il rituale di protezione e potenza è stato eseguito al ritmo del tamburo, millenario strumento dell’estasi, uno stato di trance in grado di sconfinare nella visione ultraterrena, tra gli spiriti, dove tutto può succedere: il tamburo “è “il cavallo dello sciamano”, perché accompagna il suo volo tra Mondo di Sopra e di Sotto e, perché il suono del tamburo assomiglia a quello degli zoccoli di un cavallo“. In Siberia la cultura sciamanica mantiene vivi i rituali di guarigione. A Maggio l’emittente statale Channel One ha mostrato degli sciamani della Chakassia – repubblica della Federazione Russa situata in Siberia – rivolgersi agli «spiriti della terra» offrendo al fuoco teste di toro.
Fonte: OasiSana
