di Roberto Siconolfi
La crescita dell’astensionismo rappresenta uno dei fattori principali della politica dei nostri tempi.
Bisogna guardare a questo fenomeno senza pregiudiziali, con una mente aperta, comprendendo che forse alla sua base vi è un’esigenza di rinnovamento sostanziale ed epocale delle nostre società, oltre che della politica.
A cosa serve votare se il mio voto viene costantemente disatteso?
In vari modi e a vari livelli, l’astensionismo tutto (da quello menefreghista e qualunquista a quello che si struttura come fondamento per una proposta politica), rappresenta questa esigenza e questa domanda.
In questo quadro, il passo successivo è iniziarsi a chiedere cosa vogliamo in alternativa alla politica elettorale e parlamentare, e come pensiamo di costruirlo.
Una sfida che investe inevitabilmente il rinnovamento antropologico ed esistenziale dell’essere umano e della sua capacità e possibilità di “fare comunità”.
È il momento di fare un passo in avanti, un salto evolutivo rispetto al novecento e ai suoi modelli.
