di Marco Guzzi
Ma certo che non te lo dicono, o almeno non te lo dicono apertamente, in faccia, anche se a volte gli scappa una frasetta, qui o lì, che rivela tutte le loro più intime intenzioni. Come quando Margaret Thatcher disse al Sunday Times, il 3 maggio del 1981: “L’economia è il metodo, ma il nostro obiettivo resta quello di cambiare l’anima dell’essere umano”.
E’ davvero ridicolo perciò vedere gli esecutori baldanzosi di questo programma frankensteiniano fingere le loro animatissime dispute interne, schiamazzando a turno intorno alla difesa dei diritti (depenalizziamo la cannabis, matrimonio per tutti, difesa del linguaggio di genere, se sono “di sinistra” …), o alla tutela dei “valori tradizionali” (famiglia naturale, sacralità dei confini della patria, etc, se sono “di destra”), mentre le cose serie, le agende neoliberali, nichilistiche in sé e antiumane per natura, vengono portate avanti con rigore militare e piena concordia, all’unisono insomma, e anzi gareggiando nel loro zelo, nella loro obbedienza cieca, e imbarazzante.
Lasciate perdere perciò questo teatrino del conflitto tra la destra e la sinistra, quotidianamente allestito dalla comunicazione di massa, al soldo dei veri interessi dei Grandi della terra, e osservate la realtà con i vostri occhi, come se fosse la prima volta, e allora che cosa vediamo?
Io vedo l’avanzamento implacabile di una società sempre più falsa e malata, disgregata e pazza fino al parossismo, diseguale fino allo scandalo, e violentata da linguaggi pubblicitari e propagandistici che fanno impallidire il MINCULPOP o l’indottrinamento rieducativo della rivoluzione culturale cinese.
Vedo lo stesso spettacolo osceno riproposto tutti i giorni, da funzionari e scribacchini e politicanti neoliberisti, di destra o di sinistra, consapevoli o meno a questo punto poco importa; vedo, come scrive Jean-Claude Michèa: “il continuo consolidamento delle disuguaglianze e il precipitare nella precarietà di un numero crescente di persone comuni (meditiamo per esempio sull’ultimo Rapporto Inapp https://www.inapp.org/it/rapporto2022), la progressiva cancellazione delle frontiere che offrono ancora un minimo di protezione alle classi più povere, il crescente ricorso alla maternità surrogata, la telesorveglianza e la riproduzione artificiale dell’essere umano, l’insensata cementificazione delle terre coltivabili e la conseguente distruzione dell’agricoltura contadina attraverso la chimica di Monsanto e il produttivismo dell’Unione europea, la crescente corruzione dello sport professionistico, la proliferazione dei tumori in età infantile, i progressi continui dell’inciviltà quotidiana, l’insicurezza e la globalizzazione del crimine organizzato e dei traffici umani di ogni genere”.
La logica che produce tutto questo è la stessa, ancora facciamo fatica a capirlo! è il medesimo Spirito che produce tutti questi effetti intrinsecamente e organicamente correlati tra di loro.
Questo vedo, e vedo lo sforzo ciclopico dell’oligarchia finanziaria, politica, e culturale, che gestisce quasi tutti i poteri reali del mondo, di occultare la realtà sempre più scandalosa e criminale in cui ci fanno vivere, imbastendo diatribe secondarie o anche tragedie vere e proprie, di cui però si occultano le vere cause e i veri scopi.
Oggi reagire a questa Restaurazione terminale dell’ordine bellico, gestita dalla tribù più incivile, quella degli ultimi uomini, è molto difficile, ci richiede una grande inventiva, una straordinaria pazienza, e una fede incrollabile nella vittoria finale dello Spirito che irradia su di noi, su chi lo invochi, la luce felice della vera libertà, anche ORA!
Dobbiamo iniziare a comprendere che la Guerra è l’anima di questo Sistema, che è Guerra lo spirito che anima quasi l’intera programmazione sia della RAI che di Mediaset, o de La7, che è Guerra la retorica dei mandarini di questo Mondo, politici, presidenti, direttori di quotidiani, scrittori o pagliacci vari che siano, e specialmente quando parlano di pace, di libertà, di valori occidentali o, peggio che mai, di spiritualità….
E’ Guerra la struttura di un mondo che blatera giorno e notte di solidarietà, mentre vive e si nutre della produzione e della vendita delle armi, e cioè del sangue di milioni di innocenti; che parla di cultura e di Occidente, devastando minuziosamente e ogni giorno quel po’ che rimane di qualsiasi tradizione o trasmissione culturale autentica.
La Pace, dobbiamo capirlo e proclamarlo con nuova forza rivoluzionaria, è un altro Ordine del Mondo, è un altro Respiro umano, è un altro Sistema dei rapporti umani, che già c’è, certo, ma che ci chiede ormai di emergere su questa terra devastata come Spirito di una Nuova Età dentro la decrepitezza di tutti questi notai e becchini, che ogni giorno celebrano la morte dell’Uomo.
Che però, lo sappiano bene, sta Risorgendo!
