a cura di Associazione Internazionale SOL COSMICUS
“Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici, in quanto verranno sviati dalla volontà di ribellarsi per mezzo della propaganda o del lavaggio del cervello….
Hanno insozzato fiumi, sterminato gli animali selvaggi, distrutto foreste, gettato l’humus del suolo nel mare, arso un oceano di petrolio, dissipato minerali la cui formazione aveva richiesto tutta un’era geologica. Un’orgia di imbecillità criminale. E l’hanno chiamato progresso.
La dittatura perfetta avrebbe le apparenze della democrazia,
una prigione senza muri da dove i prigionieri non si sognerebbero di evadere.Un sistema di schiavitù dove, grazie al sistema di consumo e intrattenimento, gli schiavi ameranno la loro servitù
Viviamo nell’Età del Rumore; rumore fisico, rumore mentale e rumore di desiderio. Tutte le risorse della nostra tecnologia concorrono a render più efficace l’attuale assalto al silenzio. La radio non è altro che un canale attraverso il quale un frastuono prefabbricato può entrare a fiotti nelle nostre case. E naturalmente questo frastuono va molto più in la dei timpani. Pervade la mente, riempiendola di una babele di distrazioni: notizie di cronaca, informazioni spezzettate e sconnesse, frammenti di musica rumorosa o sentimentale, dosi continuamente ripetute di drammi senza catarsi, che creano semplicemente un desiderio di clisteri emotivi giornalieri o perfino orari.
Tutto il materiale pubblicitario, parlato o stampato, diffuso per le vie dell’etere o su carta, ha un solo scopo: impedire alla volontà di conquistare il silenzio. La mancanza di desideri è la condizione della liberazione e dell’illuminazione. La condizione di un sistema di produzione industriale in espansione e soggetta al progresso tecnologico è una bramosia universale. La pubblicità è lo sforzo organizzato di estendere e intensificare la bramosia, cioè di estendere e intensificare le operazioni di quella forza che è la causa principale di sofferenza e di male ed è il più grosso ostacolo che s’interponga tra l’anima umana e il suo divino fondamento.”

