di Alexander Dugin
L’uomo, nella sua comprensione “massimamente umanitaria”, è considerato un mediatore tra Cielo e Terra. Si sforza di incarnare in sé i contrasti del mondo: l’alto e il basso, l’amore e la morte, l’estasi e la sofferenza, la vita e l’anima, la carne e la divinità. Il conservatore agisce sotto lo striscione di un tale uomo.
