CUPIO DISSOLVI

di Roberto Alvino
Una delle tappe fondamentali a cui l’uomo deve pervenire al fine di conseguire la vera conoscenza è rappresentata dalla dissoluzione degli aggregati e delle scorie mentali che lo incatenano all’illusione psichica.
Tale conseguimento non dipende in alcun modo da un atto della nostra volontà.
La ‘cupio dissolvi’, intesa come scioglimento dell’anima dal corpo e quindi dalla morte, potrebbe scaturire da esperienze (di vita) molto forti, molto intense, da esperienze delle quali, nell’istante in cui le viviamo, in prima battuta non veniamo a capo, per la semplice ragione che ci travolgono, ci surclassano, ci disorientano, ci fanno perdere il controllo (di noi stessi e degli altri, delle nostre abitudini, delle nostre credenze, dei nostri personali dogmi, della vita stessa…), ci mettono sotto scacco spazzandoci via.
Si tratta di esperienze che, a causa della loro incomprensibilità e durezza, sono in grado di procurare dolori intensi e immensi.
Dall’altra parte, è pure vero che nessun essere umano si dirige ‘sua sponte’ verso il dolore e l’esperienza dolorosa; nessun essere umano cerca di sua iniziativa il dolore come ad agognarlo, anzi, l’essere umano istintivamente evita, rifugge il dolore. Quindi, l’uomo consegue un certo qual grado di conoscenza sempre SUO MALGRADO, ben al di là sia dei suoi “buoni” propositi che delle sue “cattive” intenzioni, nella misura in cui essa – la conoscenza – è la vita che si intaglia nella propria carne, e un “precipitato” di quelle esperienze particolari, intensamente vissute, da cui siamo reduci e che fatalmente, come un’onda anomala, ci hanno travolti e dalle quali ci siamo fatti trasformare per generare in tal modo una superiore prospettiva: il nostro destino.
Dio gioca con te, si prende gioco di te, e tu non puoi che stare al suo giogo facendoti soggiogare.
Va da sé che la conoscenza vera è conseguita dall’uomo sempre a dispetto delle proprie torsioni psichiche, dei propri imbalsamati misticismi, delle proprie aspirazioni edificanti, insomma dei propri sforzi. Questa è – a me sembra – una delle due strade che possono portare a un certo grado di dissoluzione della personalità egoica.
L’altra strada è questa invece: essa è data dal ricongiungimento con quel sapere vero, genuino, che noi abbiamo sempre posseduto, tanto intimamente quanto inconsapevolmente, ‘ab initio’, e che si rinviene ed è fatto emergere allorquando riusciamo a entrare in relazione con il nostro intimo: questa è l’altra forma di saggezza che veramente ci appartiene: è data da quella “intimità emotiva” che siamo in grado di instaurare col nostro intimo, dal sapere essere in ascolto di ciò che è sempre stato in noi, dell’innato in noi, di ciò che costituisce il nucleo indistruttibile del nostro essere individuale.
Di contro, tutta la conoscenza che noi presumiamo di conseguire con sicumera da tutto ciò che si trova tra queste due strade, tra il nostro più profondo “di dentro” e il nostro più orticante “di fuori”, tra il nucleo indistruttibile e vero di noi stessi da una parte e l’esperienza della scissione da cui dobbiamo sempre imparare a ricomporci e ricostruirci ogni volta secondo una nuova traslocazione delle nostre parti, è in ultima analisi illusoria, fallace, ridondante, onanistica, feticistica, morbosa, patologica; e ancora: idealistica, ornamentale, consolatoria in quanto tautologica…
Ogni vera conoscenza è scepsi e scissione, nella misura in cui essa ci deriva da uno scacco, dallo scacco che periodicamente ci dà la vita (Krishnamurti: “raccogli la tua verità dalla cenere della tua esperienza”); ed è reminiscenza, perché sorge in noi grazie al ridestarsi di un sapere che è in realtà già presente nella nostra anima, ma che è stato dimenticato al momento della nascita.
“Conoscere senza presumere di conoscere è la cosa migliore.
Presumere di conoscere quello che non si sa, è una malattia” (Tao-Te Ching 71).

“Dio prende i sapienti per mezzo della loro astuzia”.
“Il Signore sa che i disegni dei sapienti sono vani”.

CUPIO DISSOLVI
CUPIO DISSOLVI

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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