di Vincenzo Di Maio
L’Occidente è un’invenzione della metanarrazione generata prima dalla grande guerra e poi rafforzata dalla guerra fredda tra USA e URSS.
L’Occidente è quindi una sopravvivenza immaginaria collettiva che è diventata appartenenza della politica unipolarista postuma alla caduta dell’URSS.
Questa categoria cognitiva si compone in forza internazionale dai vincitori occidentali di Yalta nel 1945, in particolare USA e UK che sono dominati al loro interno dal sionismo giudaico internazionale sorretto dalla fondazione dello stato di Israele.
A causa di questa conformazione si confonde spesso l’Occidente con l’Europa, con in più l’associazione mentale con l’Unione Europea che sovrastruttura cognitivamente questa doppia percezione sensoriale.
Pertanto l’Occidente al tramonto è il tramonto di questa composizione internazionale che spesso viene associata alla concezione di “comunità internazionale” sotto egida dell’ONU.
Quindi in ultima analisi il vero tramonto è in soldoni la caduta del sistema di Yalta e della sua organizzazione delle nazioni unite (ONU), nonché della sopravvivenza della NATO che controlla la UE insieme all’illeggitimo stato nazione di Israele.
L’Occidente al tramonto è quindi la disposizione di queste forze in campo che sopravvive ininterrottamente dal 1945 ad oggi.
Ivi compresa l’Unione Europea che o si trasforma in un progetto concreto di unificazione politica oppure semplicemente collasserà insieme a tutto l’establishment di Yalta.
E sottolineamo che non siamo duginiani.
PRIMORDIALISMO VISIONARIO – movimento politico internazionale
