LA FILOSOFIA PROFANA E LA SAPIENZA TRADIZIONALE

a cura dell’Associazione Internazionale SOL COSMICUS

“La parola «filosofia», in sé stessa, può essere presa in un senso assai legittimo, che fu certamente il suo senso primitivo, specie se è vero che, come si dice, Pitagora lo usò per primo.
Etimologicamente, essa non significa altro che «amore per la sapienza»; essa dunque designa anzitutto una disposizione preliminare richiesta per pervenire alla sapienza, ma può anche designare, in una estensione naturalissima del significato, la ricerca che, nascendo da questa stessa disposizione, deve condurre alla conoscenza.
Perciò si tratta solo di uno stadio preliminare e preparatorio, di un avviamento alla sapienza, corrispondente ad un grado inferiore di quest’ultima.
La deviazione prodottasi in seguito consiste nello scambiare un tale grado transitorio con lo scopo stesso, nel pretendere di sostituire la «filosofia» alla sapienza, il che implica l’oblio o il disconoscimento della natura vera della seconda.
È così che prese nascita quel che noi possiamo chiamare la filosofia «profana», cioè una pretesa sapienza puramente umana, quindi d’ordine semplicemente razionale, prendente il posto della vera sapienza tradizionale, superrazionale e «non-umana».
Tuttavia qualcosa di quest’ultima sussistette ancora durante tutta l’antichità.
A provarlo, sta anzitutto il persistere dei «Misteri», il carattere essenzialmente «iniziatico» dei quali non può essere contestato, ed altresì il fatto, che l’insegnamento degli stessi filosofi il più delle volte presentò simultaneamente un lato «exoterico», cioè esteriore, e un lato «esoterico», cioè interno; quest’ultimo permetteva di riconnettersi ad un punto di vista superiore, che peraltro ebbe a manifestarsi qualche secolo dopo in modo assai netto, benché, forse, sotto certi aspetti, incompleto, con gli Alessandrini.
Affinché la filosofia «profana» si costituisse definitivamente come tale, occorreva che il solo «exoterismo» restasse e che ci si portasse fino alla negazione pura e semplice di ogni «esoterismo»”.

René Guenon

LA FILOSOFIA PROFANA E LA SAPIENZA TRADIZIONALE

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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