a cura di Valter Vico
FOLLIA GIOVANILE ha successo.
Non sono io che cerco il giovane sciocco;
Il giovane sciocco mi cerca.
Al primo oracolo lo informo.
Se chiede due o tre volte, è importunità.
Se importuna, non gli do alcuna informazione.
La perseveranza favorisce.
Nel tempo della giovinezza, la follia non è un male. Si può avere successo nonostante ciò, purché si trovi un insegnante esperto e si abbia il giusto atteggiamento nei suoi confronti. Ciò significa, prima di tutto, che il giovane stesso deve essere consapevole della sua inesperienza e deve cercare il maestro. Senza questo pudore e questo interesse non c’è garanzia che abbia la necessaria ricettività, che dovrebbe esprimersi nell’accettazione rispettosa del maestro. Per questo il maestro deve attendere di essere cercato invece di offrirsi. Solo così l’istruzione può avvenire al momento giusto e nel modo giusto.
La risposta di un insegnante alla domanda di un allievo dovrebbe essere chiara e definita come quella che ci si aspetta da un oracolo; quindi dovrebbe essere accettato come una chiave per la risoluzione dei dubbi e una base per la decisione. Se si continua a fare domande diffidenti o poco intelligenti, serve solo a infastidire l’insegnante. Fa bene a ignorarlo in silenzio, così come l’oracolo dà una sola risposta e rifiuta di lasciarsi tentare da domande che implicano il dubbio.
Se si aggiunge una perseveranza che non si allenta mai fino a quando i punti non vengono padroneggiati uno per uno, il vero successo seguirà sicuramente. Così l’esagramma consiglia sia il maestro che l’allievo.
