di Vincenzo Di Maio
Xi Jingpin diventerà un degno imperatore della Cina per la nuova dinastia planetaria dei Ming.
Perché riconosce i limiti e sa in altra occasione ci sarà la possibilità di generare una equilibrata economia mista tra produzione di stato e produzione privata, al fine di contribuire successivamente alla planetaria sconfitta definitiva del capitalismo come è avvenuto anticamente attraverso l’economia confuciana dei Ming, al servizio dell’umanità, della naturalità e della divinità, ossia dell’armonia cosmica.
Questo perché nell’attuale fase di transizione mondiale della globalizzazione, il capitalismo precedentemente nazionalista e poi internazionalista ha imposto un processo di transnazionalismo che attraversando I confini rendeva problematici gli stati generando un conflitto con la globalizzazione, oggi è certo che si ha bisogno di pensare a una nuova globalizzazione non più tecnoeconomica ma umana, etica, responsabile, che proceda verso la sua autodissoluzione trasformatrice in planetarizzazione divina, ossia quando gli stati nazione saranno coordinati dal Principato di Urantia generando di fatto l’assemblea costituente di una corte imperiale che sostituirà l’inutile e farraginosa Organizzazione delle Nazioni Unite.
