di Alexander Dugin
Se parliamo di alti valori morali nel contesto della nostra cultura, della nostra identità, che è ciò che riguarda la legge sui valori tradizionali, dovremmo rivolgerci al nostro spirito. Secondo me, anche tra gli alti valori morali c’è una sorta di gerarchia, come hai appena detto tu padre, e penso che faremmo bene a dire che il più alto valore morale è l’ideale di santità. Esattamente l’ideale.
Non vuol dire che possiamo diventare santi, ma se ci convinciamo che non possiamo mai diventare santi, che non serve a niente, siamo peccatori lo stesso, allora la santità appassisce. C’è stato un tempo in cui anche i ladri, i malfattori, a volte diventavano santi. Il primo uomo che è andato in cielo è stato un ladro sulla croce. Ecco l’ideale di santità, il più alto valore morale.
Secondo me, il secondo valore morale più alto, un po’ più basso della santità e più accessibile, è l’eroismo. Cioè, il primo valore è darsi completamente a Dio. Ma l’eroismo è darsi completamente al proprio popolo, alla propria cultura. Questo è eroismo militare.
Il terzo alto valore morale è l’onesto lavoro creativo, l’onestà in generale. Questo è disponibile per tutti. Questo è un alto valore morale: ad essere onesti. Non cercare vie facili, difendi la propria dignità umana.
Ma se mettiamo questi tre valori morali, uno è più alto dell’altro. Saranno tutti alti, ma sorgerà una vera montagna di Calvario, e oggi i Fondamenti della Politica di Stato dicono finalmente: questa è la strada da percorrere. Significa che l’atteggiamento verso i sacerdoti, i monaci, in generale, verso le persone sul cammino spirituale, deve essere corrispondente. I nostri santi sono modelli per noi; e, ovviamente, sono importanti anche gli onori che rendiamo ai retti. Sono tutti alti valori morali. Devono essere glorificati. Lo stato va ricostruito in questa direzione, deve rispettare la santità, l’eroismo e l’onore.
