a cura dell’Associazione Internazionale SOL COSMICUS
Circa 6000 anni fa in India, i Rishi (i saggi) già descrivevano per filo e per segno l’ultima età, quella oscura dell’uomo incarnito e traviato.
Eppure, già indicavano la cura che, in fondo, riguarda il solo rivolgersi al Signore:
“Le mancanze commesse dagli uomini durante l’età del Kali Yuga, riguardanti cose, luoghi o le loro persone, sono cancellate da Bhagavat, il supremo Signore, quand’Egli prende dimora nei loro cuori. Basterà ascoltare o celebrare le sue lodi, pensare a lui, offrirgli dei segni di omaggio e di rispetto, perchè il Beato prenda dimora nel loro cuore e cancelli le impurità contratte dagli uomini. L’età del Kali Yuga, nonostante sia un abisso di vizi, possiede un vantaggio unico, ma prezioso: è sufficiente celebrare le lodi di Ishwara (il Signore) perchè, liberi da ogni legame, ci si riunisca all’Essere Supremo.”
(Bhagavata Purana)
