DALLA PARTE DI KALI: IL CONTO FINALE

di Roberto Siconolfi

Se la Dea Kali è quella potenza distruttiva finalizzata al bene, se il nostro tempo si configura come una grande resa dei conti alla fine di un ciclo storico e volta alla ricostruzione di uno nuovo, allora non possiamo che schiarirci dalla sua parte.
Il potere della dissoluzione, che si concretizza nella reazione a ingiustizia e iniquità, nella morte delle identificazioni, degli attaccamenti, delle architetture mentali, estendendo per analogia la funzione al crollo di istituzioni altrettanto nefaste, decadute, morte.
Come in una specie di “femminismo esoterico”, che coglie la profondità del femminile, non solo nel banale aspetto “harmony”, o peggio ancora in quello di taglio ideologico.
E anzi, se l’energia di Kali fa il suo corso, uno dei primi terreni da bonificare è proprio quello del senso comune, delle ideologie alla moda, del cosiddetto pensiero unico, vera e propria castrazione del pensiero e dell’apertura della mente, requisito fondamentale per ogni serio cammino di ricerca, vuoi nel senso della vita vissuta che nel senso spirituale.
Ed è proprio nel mondo spirituale, allo stesso modo, che l’influenza dissolutiva a fin di bene della Dea deve fare il suo corso.
Un mondo troppo speso affetto da rigidi – e dogmatici – intellettualismi; battaglie dottrinarie ai limiti della crociata; luciferiche megalomanie; soggetti psicologicamente disturbati; rinsecchiti nell’animo e pieni di veleno verso l’umanità.
E questo oltre alla fin troppo sputtanata New Age e alle religioni conformatesi al “mondo” – e al mondialismo –, o alle correnti religiose viceversa nostalgiche del “mondo” che fu.
Il caos e la distruttività del nostro tempo come nostro migliore alleato, anche nelle fin troppo evidenti questioni di carattere socio-politico.
Sapendo che il caos e la distruttività giocano a vantaggio delle forze ordinatrici e non dei loro agenti stessi.
E questo vale anche negli esempi dei governanti cattivi, giunti in qualche modo a dare il benservito a popoli sin troppo rammolliti e sottomessi, e che magari si credono anche furbi (vedere Italia).

DALLA PARTE DI KALI: IL CONTO FINALE
DALLA PARTE DI KALI: IL CONTO FINALE
DALLA PARTE DI KALI: IL CONTO FINALE

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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