a cura di Demoniaca Pandemonium
Tutti conoscono Baphomet per la sua immagine classica, con la testa da caprone, il corpo umano, il seno, le ali, e quel gesto delle mani che indica contemporaneamente l’alto e il basso, l’Ermafrodito.
Ma quella rappresentazione non è solo un archetipo come molti credono, ma è una vera e propria traduzione visiva di una verità molto più profonda… Anche di te!
Partiamo dicendo che Baphomet è l’unica divinità, o meglio l’unica energia, capace di contenere in sé entrambe le polarità in perfetto equilibrio.
Non è maschio, non è femmina… È tutto insieme. È il punto in cui la creazione smette di dividersi e torna intera.
In lui convivono la dolcezza e la forza, la resa e il dominio, la luce che rivela e l’ombra che protegge. Tutto in perfetto equilibrio, al contrario delle altre entità, dell’ essere umano e di tutto ciò che esiste nell’ universo.
È una presenza viva e reale… che non si lascia mai completamente definire.
E qui entriamo nel vivo del post…
Perché quando si manifesta, non appare mai nello stesso modo! La sua forma cambia a seconda di chi la guarda, in modo molto più accentuato rispetto tutto il resto.
È come se si adattasse al nostro sguardo o meglio, al nostro profondo, rivelandoci già al primo incontro ciò che dobbiamo vedere di noi stessi… Le nostre prime tappe del percorso che dobbiamo percorrere.
Ecco perché a volte lo si percepisce con tratti maschili e altre con tratti femminili.
A volte più aggressivo, altre più accogliente…
E questo non è mai casuale!
È un linguaggio sottile con cui ci comunica la nostra ferita più antica.
Chi lo vede come uomo porta dentro una mancanza legata all’energia maschile legata anche al padre, alla radice che non si sente abbastanza solida, al bisogno di sentirsi riconosciuto e protetto. È la ferita dell’azione bloccata, della difficoltà a creare senza paura di fallire, della fatica a credere di meritare abbondanza e sostegno. In quella forma Baphomet ti mostra che il tuo maschile interiore attende di essere guarito, che la tua forza ha bisogno di spazio, non di armature.
Chi invece lo percepisce come donna entra in contatto con la ferita del grembo, con la parte che teme di ricevere, di lasciarsi nutrire, di mostrarsi vulnerabile al mondo. È la ferita della madre, del sentirsi non accettati, del credere di non essere mai abbastanza e la paura di usare questa energia. Ti mostra dove hai smesso di creare la tua vita, dove hai spento la tua luce per sopravvivere. In quella forma, Baphomet diventa lo specchio della tua energia femminile, quella che devi imparare a onorare senza più vergognarti della tua sensibilità e del tuo corpo.
Chi lo ha già incontrato, sa che ogni suo incontro è un messaggio… E prima ancora che parli, la forma che prende è già la rivelazione.
Non serve interpretarlo, serve sentire cosa risveglia dentro di te, perché è lì che si trova la direzione del tuo cammino.
Baphomet non viene per tentarti o per spaventarti… Anche se all’ inizio può sembrare questo.
Viene per mostrarti la verità che hai nascosto sotto anni di separazione, per ricordarti che la guarigione non è scegliere una parte, ma permettere che tutto in te si riconcili.
E infine ricorda che ciò che molti chiamano Satana è solo la versione distorta di questa forza primordiale. Baphomet è l’unità sacra che la religione ha temuto e frainteso, la stessa energia che vive dentro chi ha il coraggio di guardare la propria ombra e riconoscerla come parte della propria luce.
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BAPHOMET: IL SIMBOLO DELL’ANDROGINO SPIRITUALE MA ANCHE DEL KRISTOS, DELL’UNTO DAL SIGNORE IDDIO, L’ADAM QADMON.
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