di Vincenzo Di Maio
“Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.”
(Odio ed amo. Come lo faccia, forse chiedi.
Non so, ma sento che accade e mi tormento.)
Odio profondamente la democrazia rappresentativa della materialità a funzione oligarchica del profano e a struttura divisoria della società.
Amo l’aristocrazia elettiva della spiritualità a funzione gerarchica del sacro e a struttura organica della società.
