di Vincenzo Di Maio
La Tradizione Primordiale è la tradizione planetaria generale che accomuna tutte le tradizioni locali particolari.
Essa tramanda conoscenze archetipiche come l’imperium che attraversano i secoli e che precede come concezione la stessa Roma e l’Etruria che l’hanno formata.
Poiché l’imperium è una concezione archetipica che delinea una concezione di potere come è il fascio littorio o il fulmine celeste o la vajra indo-buddhista definendo l’origine nel mondo delle divinità celesti ricordando in tal senso quell’età primordiale che fu l’età dell’oro a cui siamo destinati a ritornare prossimamente.
Dall’età dell’oro in poi, o Satya Yuga, ovvero l’Eden biblico eccetera, fino al mondo prediluviano, si viveva in un mondo governato da un re sacerdote che era l’incarnazione di Dio Altissimo in terra che disponeva del potere coercitivo degli eserciti di guerrieri spirituali come anche di schiere di dotti sciamani che formavano la dinastia del Sole e della Luna che governava il pianeta lasciando l’autonomia ai popoli di governarsi liberamente, una visione comunitaria frattale planetaria in cui tutti i popoli vivevano in pace fin dai primordi della creazione divina fino a quando intervenne quella Devianza Originaria di cui parla la memoria ancestrale tramandata in tutti i popoli, culture e religioni come momento di errore nei confronti del mondo divino, quell’evento che nella bibbia viene descritto come peccato originale.
Lo scopo della Tradizione Primordiale è di ritornare ad un età dell’oro planetaria in cui l’uomo torna a vivere in simbiosi con la natura riscoprendo tutte le sue facoltà fisiche, psichiche e spiritiche che lo renderanno un essere divino che tornerà a vivere sulla terra insieme alle divinità celesti.
Questa è l’impostazione del Primordialismo Visionario quale movimento politico internazionale che vige ancora allo stato latente nell’Umano Primordiale ma che presto si manifesterà come coscienza collettiva di un élite di eroi, santi e guide che trasformeranno il mondo attraverso la gestione della transizione in atto posta dal momento del postmodernismo al momento del primordialismo.
