di Vincenzo Di Maio
Il Creatore è l’Ente, la creazione è il processo funzionale aggettivo nel fenomeno degli infiniti pneumatici, il creato è l’architrave strutturale oggettivo nel fenomeno degli infiniti mondi e le creature sono il prodotto agentale soggettivo nel fenomeno di coproduzione condizionata.
Il tutto genera un tripode su cui poggia l’Ente Creatore di Iddio Altissimo come Sommo Sovrano distinto ma legato al cosmo di cui è artefice.
L’Ente si manifesta attraverso incarnazioni nel tempo e nello spazio in modo diretto, indiretto ed eterodiretto al fine di purificare continuamente la Creazione Divina.
La manifestazione di Dio Altissimo avviene mediante una o più anime che si incarnato per essere destinate ad unirsi per una specifica missione, unioni monogamiche e/o poligamiche che caratterizzano una contestuale situazione diversa l’una dall’altra, e che nella dimensione cosmica e planetaria dei tempi ultimi, si arriva a prospettare l’instaurazione di un sacro impero tradizionale dell’antico ordine planetario in cui una poligamia planetaria, sia terrestre, sia extraterrestre e sia ultraterrestre definisce le coordinate di un fenomeno unico nella storia dell’umanità del nostro pianeta Urantia.
Fra l’altro gli stessi arconti fanno parte della Creazione Divina, in qualità di sotto prodotto che ha bisogno di un trattamento specifico per venire assorbito dal tempo.
Ricordandoci sempre che la perfezione di cristallo è una meta che si raggiunge attraverso continue trasformazioni fino a ritornare al punto originario.
Stesso dicasi per qualsiasi altra creatura del Creato Cosmico.
