di Vincenzo Di Maio
Ritengo che le micronazioni sono un fenomeno politico da non sottovalutare negli attuali tempi neo-medievali di tendenza frammentarista diretta verso l’autonomia o addirittura verso l’indipendenza di determinate realtà politiche, una tendenza contenuta dal centralismo degli stati-nazione e in particolare del nuovo ordine mondiale che addirittura tende a inglobare continuamente nuovi soggetti politici fagocitandoli attraverso operazioni di psicopolizia e ideologia woke.
Infatti oggi fondare una micronazione autonoma, indipendente e semiautarchica è l’obiettivo fondamentale del Primordialismo Visionario per istituire il Principato di Urantia (dove Urantia è il nome del nostro pianeta e significa in greco la nostra dimora nel cielo) che al fine di restaurare l’antico ordine planetario, fondato su un sacro impero tradizionale, deve realizzare un processo di inglobazione antagonista attraverso la condivisione di un progetto concreto di cambiamento radicale del sistema internazionale che integri tutte le soggettività politiche del mondo intero sotto l’egida del Primordialismo Visionario, di qualsiasi livello geografico e/o amministrativo per sostituirsi alle regole dell’ONU accettando la configurazione di un impalcatura politica internazionale che accentra il mondo sul continente di Antartide attraverso ben 25 cardini continentali del mondo che potrebbe corrispondere relativamente all’idea fumosa di Dugin sugli imperi regionali del suo nuovo ordine multipolare, 5 cardini continentali per ognuno dei 5 continenti del mondo che corrispondono alle 5 direzioni cardinali del Feng Shui confuciano applicato alla politica.
Questo processo inverso sarebbe l’optimum ideale per realizzare davvero un ordine di giustizia sociale, in quanto il primo elemento che va a scardinare è il monopolio dell’uso della forza degli stati nazione che diventerebbe una esclusiva proprietà del imperium planetarius, una dichiarazione di deposizione delle armi a livello planetario fino al disvelamento del Salvatore Promesso dall’escatologia profetica delle cinque sacre religioni tradizionali rivelate e autentiche, il quale porterà alla discesa delle forze celesti capitanate da santi immortali come Gesù per il mondo cristiano e islamico.
Quindi avverrebbe una distinzione sempre più chiara e netta tra le forze della luce e le forze delle tenebre, alimentando così i tempi maturi per la sacra venuta.
Quindi chi crede sarà salvato e attraverserà il fuoco delle prove divine come già sta accadendo nello spirito collettivo del mondo e chi non crede invece sarà giudicato nei tempi ultimi dopo la grande battaglia finale dell’Armageddon, che ritengo avverrà proprio in Antartide.
