di Roberto Siconolfi
Il partito dice che l’astensionista è filo-sistema. Il presidente del partito A dice che il presidente del partito B è venduto, il presidente del partito B dice che il presidente del partito A è massone.
Il presidente del partito C fa l’appello all’unità e a “non farci la guerra tra di noi”, tempo 5 minuti e il candidato del partito C dice che il presidente del partito A è uno del sistema e non si sa da dove ha avuto i soldi per fare il partito, ecc.
“O con me o contro di me!”, “o la pensi come me o sei corrotto, mafioso, massone, la quinta colonna del sistema globalista, ecc.”
Che politica e che tipo coscienza nazionale può mai venire fuori da tutto ciò un giorno me lo spiegherete.
L’astensionismo se fatto con consapevolezza è una posizione legittima, così come è legittimo votare Italexit o ISP, O VITA, ecc.
Quello che io ho intuito, è che altro che rinascita della politica e della comunità, questa è invece la fase terminale della politica e della comunità.
Quella della guerra di tutti contro tutti; delle poche idee ma confuse; della lotta per la spartizione di 3 mele; dei partiti che da 1 diventano 2, poi 3 , poi 4; dei partiti e delle organizzazioni che nascono a Natale e finiscono a Santo Stefano.
E quello che di buono sta nascendo da certi soggetti politici, in termini di aggregazione, di entusiasmo e di elaborazione culturale, non è detto che vada nella direzione indicata dalle loro classi dirigenti.
Un suggerimento a tutti coloro che gravitano negli ambienti di un certo sovranismo “di sinistra”, leggete meno Marx e Lenin e più Toni Negri.
E a destra, leggete meno gli autori del primato dello Stato e leggete più Maffesoli.
Questa è l’epoca delle dissoluzioni della sovranità, dello Stato, delle Istituzioni in generale e dunque pure del partito!
“Si ma cosa sarà dopo, come, quando…”
Boh..io non ho la sfera di cristallo!
Altro errore tipico di una certa filosofia/ideologia, stare li a calcolare al millimetro quello che è stato e quello che è, e che dovrà essere, salvo poi non aver capito nulla, perché arriva l’imprevisto, l’inaspettato, il capovolgimento, o perché magari abbiamo sbagliato, perché la mente logico-razionale non “prende” quegli aspetti della realtà che appartengono al campo intuitivo, emotivo, o sensibile.
“Agire nel qui ed ora, in maniera disinteressata, dall’altro lato edificare un nuovo tipo umano, che abbia visione del mondo e cammini in posizione verticale!”
Il resto appartiene ad altre leggi, non della terra!
