Il rapporto tra guerra e prezzo del gas in Italia

a cura di Bruno Bongi

Il giornalista Danilo Lupo ha intervistato Salvatore Carollo, ex dirigente dell’ENI, sul rapporto tra guerra e prezzo del gas.
Carollo: “Fondamentalmente la guerra con il prezzo del gas non c’entra nulla, perché non c’è stato un solo metro cubo di gas che è mancato a causa della guerra, ovvero abbiamo avuto sempre LA STESSA QUANTITÀ allo STESSO PREZZO. L’unico luogo dove il prezzo del gas è cambiato è stata la Borsa di Amsterdam, ma abbiamo deciso noi italiani di usarla come riferimento per la vendita di gas al consumatore italiano, è stata una SCELTA POLITICA.
Il giornalista: “Allora ENI, ENEL, EDISON comprano a 100 e rivendono a 500?
Carollo: “Come esempio si, ma i numeri esatti si dovrebbero verificare. Dovrebbe essere lo Stato italiano a chiedere trasparenza su questi numeri, chiedere trasparenza alle aziende che importano gas, altrimenti gli tolgo la concessione. Ed essendo il prezzo del gas una scelta politica, lo Stato dovrebbe dire cambio il prezzo.

Il rapporto tra guerra e prezzo del gas in Italia
Il rapporto tra guerra e prezzo del gas in Italia

Pubblicato da vincenzodimaio

Estremorientalista ermeneutico. Epistemologo Confuciano. Dottore in Scienze Diplomatiche e Internazionali. Consulente allo sviluppo locale. Sociologo onirico. Geometra dei sogni. Grafico assiale. Pittore musicale. Aspirante giornalista. Acrobata squilibrato. Sentierista del vuoto. Ascoltantista silenziatore.

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