di Roberto Siconolfi
Essa è la specifica configurazione dell’ambiente nel quale ci troviamo e della nostra fase storica precisa: la postmodernità.
Così come una volta il mondo era solo basato sugli elementi naturali (alberi, fiumi, laghi, montagne, ecc.), e poi con l’era industriale abbiamo avuto l’avvento della meccanica a rimodellare il nostro ambiente e le nostre città, ora a costituire la nostra specifica forma di realtà ci pensano il computer, lo smartphone, le tecnologie mediatiche più disparate, i sistemi hardware e software, le cablature, i chip, e via via fino al Metaverso.
Senza aspettare eventuali “quarte rivoluzioni industriali” e l’avvento del cosiddetto transumano, già oggi l’uomo è integrato alla macchina.
L’uomo è già sincronizzato con il suo computer, con i social network e con tutti i personali dispositivi mediatici.
Questi sono sue protesi, cablate con se stesso con un collegamento “invisibile”, che però solo perché tale non significa che non esista.
Possiamo notare questo collegamento in tutti i fenomeni di sincronicità junghiana, dove al pensare di una persona ci giunge il suo messaggio in chat o un suo post sulla bacheca fb, o quando al pensare di una canzone essa ci appare nella home di Youtube.
E tanti altri fenomeni di questo tipo interessanti che ho evidenziato in precedenti video e in altri articoli e webinar.
L’uomo è “ora” all’interno di una specie di Metaverso, che possiamo definire come il “campo unificato” di Marshall McLuhan, oppure l’Infosfera di Luciano Floridi.
Entrambi errati sono gli atteggiamenti di respingere tutto ciò, magari in virtù di un ritorno ad una vita bucolico-agreste, o di cimentarsi in maniera entusiastica e fideistica verso la civiltà della macchina (cit.), dimenticando che si tratta energie caotiche, dissolutive, non di facile padroneggiamento.
L’unica partita che ci possiamo giocare è quella di “accettare” questa specifica configurazione della realtà, giocando all’interno del “sistema”, proprio come farebbe Neo, il personaggio del film Matrix, che si scollega dalla Matrix per poi rientrarvi.
Da questo punto di vista Neo è l’eroe contemporaneo.