di Ilarion Alfeev
« Il mistero del matrimonio fu istituito da Dio in Paradiso. Dopo aver creato Adamo ed Eva, Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi” (Genesi 1, 28). Questa moltiplicazione della razza umana deve compiersi con il matrimonio: “Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà con la sua donna e diventeranno una sola carne” (Genesi 2, 24). L’unione coniugale, quindi, non è una conseguenza della caduta, ma è indissociabile dalla natura primordiale degli esseri umani. In seguito, il mistero del matrimonio fu benedetto dal Signore incarnato, quando mutò l’acqua in vino alle nozze di Cana in Galilea. […] Di fatto, secondo la concezione ortodossa, il fine del matrimonio sta nel fatto che l’uomo e la donna diventino uno, a immagine della Santa Trinità, le cui tre Persone sono innanzitutto unite nell’amore. Per citare Giovanni Crisostomo: “Quando l’uomo e la donna si uniscono nel matrimonio, non sono più considerati come qualcosa di terreno, ma come l’immagine di Dio stesso”. L’amore reciproco dei due nel matrimonio si fa creatore e apportatore di vita quando nasce un figlio che ne è il frutto. Ogni essere umano, quindi, deve essere il frutto dell’amore e ogni nascita l’esito dell’amore tra i genitori. »
Tratto da ‘Il mistero della fede’ di Ilarion Alfeev
