dal sito russo Rybar.ru
Proteste in Iran. Cosa c’è dietro le rivolte nel paese?
Le proteste di massa e i disordini continuano. In alcune città, le manifestazioni pacifiche si sono trasformate in disordini, scontri con le forze di sicurezza e attacchi alle installazioni governative.
🔻 Che succede?
Dopo i primi due giorni di manifestazioni relativamente pacifiche contro la legge sull’Hijab, sono intervenuti membri dell’opposizione e di gruppi radicali sostenuti dall’estero.
▪️ I dimostranti in varie località hanno iniziato a strappare e distruggere i simboli ufficiali dell’Iran, incendiare veicoli, attaccare le stazioni di polizia e bloccare le strade al traffico.
▪️ Secondo le autorità iraniane, le milizie curde e i membri delle organizzazioni terroristiche sono coinvolti in rivolte armate e attacchi contro le forze governative, con il pieno sostegno mediatico dell’Arabia Saudita e dei media controllati da Israele.
▪️I media occidentali riferiscono che più di qualche decina di persone sono state uccise e ferite negli scontri. Secondo organizzazioni “indipendenti” per i diritti umani, solo nell’ultimo giorno quattro curdi sono stati uccisi e 75 feriti in Kurdistan.
▪️L’erede della dinastia dell’ex Scià, Reza Pahlavi, ha invitato il popolo a lottare per i propri diritti e a non smettere di fare pressione sul “regime degli Ayatollah”.
▪️Gli hacker di Anonymous hanno sferrato un altro attacco DdoS al sito web della Banca Centrale e del Ministero della Cultura e della Guida Islamica dell’Iran.
▪️La leadership iraniana ha limitato l’accesso a Internet in alcune zone del Paese per combattere la diffusione di foto e video provocatori e ha bloccato Instagram, attraverso il quale è stata coordinata l’insurrezione.
🔻 Qual è l’inghippo
▪️La situazione di per sé è un bel precedente. In Iran sono frequenti gli scontri tra la polizia giudiziaria e i cittadini comuni.
▪️Anche il fatto stesso dell'”omicidio” di Mahsa Amini non è ancora stato documentato. Il neurochirurgo e il medico che hanno esaminato il corpo della donna hanno smentito l’ipotesi che sia stata picchiata.
▪️Il fatto che questa situazione sia stata usata come pretesto, così come la ripresa simultanea da parte delle agenzie di stampa filo-occidentali e degli oppositori dell’attuale governo, fa pensare ad azioni precedentemente pianificate per destabilizzare l’Iran.
🔻 Prospettive
▪️Le azioni dei rivoltosi sono state chiaramente coordinate attraverso i social media e internet. I manifestanti hanno fatto quasi un reportage online dalla scena, mostrando “la verità di cui avevano bisogno sulle atrocità delle forze di sicurezza iraniane”.
▪️Allo stesso tempo, le agenzie di stampa occidentali hanno lanciato per due volte in due giorni la voce della morte dell’ayatollah Khamenei per creare panico tra le autorità e i sostenitori dell’attuale leadership.
▪️L’opposizione ha posto l’accento soprattutto sull’Iran nord-occidentale, dove vivono minoranze etniche tra cui curdi e azeri. In alcune città i manifestanti hanno issato bandiere del “Kurdistan indipendente” e dell’Azerbaigian.
🔻 Tuttavia, ancora una volta l’opposizione non è riuscita ad intervenire per costituire una vera minaccia per il governo iraniano. La chiusura di Internet e il coinvolgimento attivo delle forze di sicurezza hanno aiutato le autorità a prendere il controllo della situazione.
Le proteste continuano ma con un’intensità minore. A Teheran, Mashhad e Hamadan si sono tenute manifestazioni a sostegno dell’attuale leadership e contro gli scioperanti e gli istigatori della protesta.
