di Felipe Guerra
L’essere primordiale che esiste da sempre si chiama Tao.
Viene chiamato anche grande uno perché non ha nulla al di sopra di sé.
Il fiore d’oro è la luce; è in verità la forza del Tao; nell’I Ching si dice: mediante l’uno (Tao) si genera il cielo che poi è il primo trigramma; questo genera la pioggia che coltiva la terra e permette ai 10.000 esseri di esistere.
Ecco perché si consiglia di conservare l’uno (Il Tao), seguire e mettere in pratica i principi del Taoismo.
La pratica meditativa consiste nel far circolare la luce; il cuore celeste si trova tra i due occhi ed è grande un pollice; in questo cuore celeste risiede la luce che poi dovrà circolare (la forza del Tao in noi).
Bisogna far circolare questa luce a lungo, in modo che si cristallizzi e poi crei un corpo spirituale.
Se la luce circola (ci si concentra sul cuore celeste – 3 occhio) si spicca il volo; qui non è chiaro potrebbe trattarsi di viaggi astrali.
Ma la interpretazione più corretta è quella: si ritorna in cielo, cioè ci si unisce con il Tao (Yoga).
Continuando così per molto tempo si genera l’embrione immortale; cioè un altro corpo etereo, immortale che va ben oltre il corpo fisico.
Quindi il Fiore d’oro è l’elisir dell’immortalità, perché porta alla creazione di questo corpo sottile immortale.
Per fare tutto questo bisogna saper ascoltare il proprio cuore, questa è un’arte che pochi riescono a mettere in pratica.
Se la meditazione è perfettamente tranquilla il cuore celeste (la luce del terzo occhio che poi genera l’embrione immortale) si manifesta spontaneamente.
Questa luce risiede anche nei due occhi e la tecnica per ritornare all’uno consiste nel far roteare gli occhi.
Tramite queste tecniche bisogna essere in grado di cogliere lo spirito originario; solo così ci si libera per sempre dal Samsara.
Un po’ di chiarezza: lo spirito originario risiede tra i due occhi; mentre lo spirito cosciente risiede nel cuore.
Quando la coscienza, cuore trova la pace perfetta lo spirito originario (3 occhio) si manifesta come luce e inizia il processo.
Lo spirito cosciente che risiede nel cuore fisico è fortemente influenzato dal mondo esterno, vive tutte le emozioni, sia positive che negative, per questo è molto difficile tenerlo tranquillo e in comunicazione con il cuore celeste (spirito originario).
Il cuore celeste invece non è influenzato fa nulla, non si muove; l’ideale sarebbe che piano e con metodo, l’influenza del cuore celeste su quello umano si cristallizzi come spirito originario.
I 2 occhi mettono in moto il meccanismo di rotazione della luce.
Ci sono 3 aspetti alchemici che vanno messi in relazione e sono molto importanti:
IL FUOCO DELLO SPIRITO: che è la luce (cuore celeste).
LA TERRA DEL PENSIERO: che è la sede mediana.
IL LIQUIDO SEMINALE: che è l’energia del cielo anteriore.
Gli uomini comuni producono il loro corpo tramite il pensiero che poi sarebbe l’energia del PO (anima corporea).
Ma questo è solo il corpo fisico che ha una fine dove risiede anche il PO.
La coscienza (il cuore fisico) è fortemente influenzato dal modo di essere e dagli attaccamenti del Po che poi è femminile (Yin).
Se questo rapporto tra il Po e il cuore fisico (coscienza) i guai continuano per generazioni e generazioni; cioè per molte incarnazioni e non si esce dal ciclo di nascita e morte.
Se la persona svegliandosi si sente turbata con pensieri strani e disturbanti, allora vuol dire che è molto legata alla forma corporea che poi è il Po (possiamo vedere il un collegamento tra il Po e i sensi, infatti in molti test i Po sono 7).
Mediante la rotazione degli occhi lo Hun che è l’anima celeste legata al fegato (guarda caso occhi – fegato) si sottomette il Po e le sue influenze sul cuore terreno (coscienza); così si tiene sotto controllo il Po e la sua negatività e si può realizzare il cuore celeste, la sua luce (a livello del terzo occhio).
Mediante questo metodo si realizza molto liquido seminale e il fuoco dello spirito si accenderà (molto
sperma uguale molta acqua, questa spegne il fuoco del cuore che permette allo spirito di accendersi).
Queste sono le premesse per generare dal cuore celeste l’embrione immortale.
Il Po vuole la morte dell’essere e influenza la coscienza con pensieri di morte, orrore e tutto quello che è distruttivo, il praticante sa trasformare, distillare il torbido Po in puro yang, per eliminare questa interferenza negativa. Quando il Po viene eliminato, questo torna alla terra diventando un demone (Kuei).
Purtroppo lo Shen del cuore tramite i suoi desideri consuma tutta la sua energia e il liquido seminale, toglie completamente potere allo spirito primordiale e togliendo anche tutta l’energia allo spirito primordiale; ecco il sopraggiungere della morte.
Se nella vita l’uomo si è servito dei due spiriti (cuori) per il bene e per amare gli altri, al momento della morte la sua energia esce dal naso e si trasforma in un genio; viceversa se ha fatto solo del male al momento della morte la sua energia esce dall’ano e l’essere si trasforma in un demone.
Quindi quello che bisogna fare è assoggettare la coscienza (cuore terreno) allo spirito primordiale (cuore celeste); eliminando l’influenza negativa del PO.
Questo si fa facendo roteare a questa luce: il corpo deve morire e lo spirito deve vivere !!
Quando questo succede allora il Qi di tutto il corpo inizia a circolare molto bene e va concentrato nel basso ventre (nel Tan Tien).
Bisogna cristallizzare, stabilizzare lo spirito celeste nel Tan Tien e allora si può lavorare a livello alchemico e l’influenza del Po è quasi annullata.
Appunti tratti dal “Mistero del Fiore d’oro”.
Fonte: DragoNeroMTC
