a cura di Giuseppe Aiello
Quando la destra radicale non era atlantista: l’intervista di Freda a La Stampa nel 1986:
«La rivoluzione di Khomeini è l’unica vera rivoluzione. Una società sacrale, guidata da un illuminato dalla verità, non da un illuminista. Il suo Iran mi ricorda l’Europa del Medioevo, e lui è un sacerdote della giustizia. Il sangue tolto ai prigionieri? Sono le tragedie di chi ha delle responsabilità. È meglio salvare i nemici del popolo o coloro che muoiono per la comunità? Reagan, invece, è la quintessenza del mercantilismo e dell’egemonia degli Usa, è il peggio di una società antieuropea!» (…) «Le sembrerà strano, ma io spero nella Russia. Se saprà liberarsi dalle sue aspirazioni coloniali, se saprà ripulirsi dal marxismo-leninismo. Allora potrà unificare l’Europa delle etnie. Forse, però, è solo un’utopia. Ma gli Usa no, invece, sono il male peggiore. No, non mi piace neppure Papa Wojtyla, è un capo di Stato, non un capo spirituale.»
Tratto da: Ettore Boffano, «Intervista con il “soldato nero” prosciolto dalla strage di Milano», La Stampa, lunedì 10 marzo 1986, intervista a Franco «Giorgio» Freda.
