di Daniele Trabucco
BISOGNA COSTRUIRE UNA COMUNITÁ POLITICA FONDATA SUL GIUSNATURALISMO CHE SUPERI I “FALLIMENTARI LEADERISMI”
MANIFESTO DEI GIUSNATURALISTI.
I 5 PUNTI:
1) Prima di ogni legge positiva esiste un diritto naturale, accessibile alla ragione umana, che risiede nell’essere, nelle sue strutture e nei suoi fini;
2) La legge positiva è giusta nella misura in cui, come insegna Platone nel “Minosse”, scopre l’essere, svolgendo una funzione ordinatrice di ció che è e mai creatrice;
3) La negazione dell’esistenza di un diritto naturale comporta l’indifferentismo per cui ogni ente puó essere qualunque cosa. Ora, non solo nessun ente è in grado di perseguire fini diversi da quelli propri della sua natura (un uomo non potrà mai strisciare come un serpente), ma credendo di essere “altro da sè”, immette il non-essere nell’essere. Come insegna, peró, Parmenide, il non essere non è e non si puó nè dire, nè pensare;
4) Il passaggio dall’essere al dover essere avviene sulla base dell’essenza di ciascun ente. Il neopositivismo sbaglia quando nega questo “ponte”, rimanendo ancorato ad una visione biologica, materialistica e meccanicistica del reale. Se l’essere è in movimento, se ogni ente persegue dei fini suoi propri, il dover essere è giá teleologicamente iscritto nell’essere;
5) Affermare l’esistenza di un ordine naturale non vuol dire cadere nel naturalismo o nel biologismo, ma ritenere che ció che è si adegua alle strutture della coscienza di ciascuna persona (Composta).
