a cura di Andrea Cecchetto
Vi sono nei Testi antichi alcuni passi che mettono in corrispondenza l'”alto” con il “basso”:
– «Tutto ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per compiere i miracoli di una sola cosa. Come tutte le cose procedono dall’Uno, per la meditazione di uno Solo, così, per adattamento, esse sono nate da questa cosa unica […]. Così viene creato il microcosmo sul modello del macrocosmo» (Ermete Trismegisto; La Tavola di Smeraldo, 2-3 e 10. Citazione tratta da: Titus Burckhardt; Alchimia. Significato e visione del mondo, p. 184).
– «Dice il Signore in un mistero: Se voi non farete la destra come la sinistra, e la sinistra come la destra, e ciò che è in alto come quello che è in basso, e l’anteriore come il posteriore, non conoscerete il Regno» (Atti di Pietro, 28. Citazione tratta da: Franco Fabbro; Neuropsicologia dell’esperienza religiosa, p. 372).
Alcuni, interpretando letteralmente questi passi, pensano che gli antichi fossero così ingenui da credere che i movimenti degli astri influenzassero realmente la vita degli uomini. Su questo si fonda l’oroscopo. Questo è in parte vero: le menti semplici, oggi come allora, credono alle cose più assurde. Ma non è mai stato così per i saggi. Il termine “anabasi” [letteralmente: andare in salita] indica simbolicamente un percorso verso l’interno. Parimenti, “catabasi” [andare in discesa] indica il percorso verso l’esterno – vedi immagine. L'”alto” non indica quindi ciò che si vede alzando la testa, ma l’interiorità. La vera astrologia è ben altro dall’oroscopo. L’Intelletto, il Mondo delle Idee, non è nello spazio cosmico, ma dentro di noi. Però poiché non vi separazione (“Tutto è Uno”, dicono gli antichi), vi è piena corrispondenza fra il mondo esterno (oggettivo) e quello interno (soggettivo), ossia fra Macrocosmo e Microcosmo. Einstein lo ha ben compreso, da quanto si evince da questa frase:
– «Com’è possibile che la matematica, essendo fondamentalmente un prodotto del pensiero umano indipendente dall’esperienza, spieghi in modo così ammirevole le cose reali?» (Albert Einstein. Citazione tratta da: Federico Faggin; Irriducibile, p. 278).
Termino con una citazione di Hartman riguardo Paracelso:
– «Paracelso è stato così poco compreso dal profano, che ancor oggi è accusato di avere sostenuto proprio quelle superstizioni che le sue opere intendevano distruggere. Lungi dal difendere le pratiche superstiziose degli astrologi, egli dice: “Vi sono due Entia (Cause) attivi nell’uomo, e precisamente l’Ens seminis e l’Ens virtutis”. Questo equivale a dire le qualità che la costituzione fisica dell’uomo ha ereditato dai suoi genitori, e le tendenze o inclinazioni e talenti che egli ha sviluppato in un precedente stato di esistenza – “ma i pianeti e le stelle non costruiscono il suo corpo né dotano l’uomo di virtù o di vizi o di qualsiasi altra qualità. Il corso di Saturno non allunga né accorcia la vita di alcuno, e sebbene Nerone e Marte avessero lo stesso tipo di temperamento, Nerone, però, non era il figlio di Marte, né Elena la figlia di Venere. Se non vi fosse mai stata la Luna nel cielo, vi sarebbero tuttavia persone che partecipano alla sua natura. Le stelle non ci costringono in niente, non ci fanno inclinare a nulla; esse sono libere per se stesse e noi siamo liberi per noi stessi. Si dice che un saggio domini le stelle; ma questo non significa che domini le influenze che provengono dalle stelle nel cielo, bensì che domina i poteri che esistono nella sua propria costituzione”. “Noi non possiamo vivere senza la luce del sole e abbiamo bisogno dell’influenza delle stelle così come abbiamo bisogno del caldo, del cibo e dell’acqua; essi provocano le nostre stagioni e fanno maturare i nostri frutti, ma il corpo dell’uomo non proviene dalle stelle, né il suo carattere è formato da esse, e se non vi fosse mai stato alcun pianeta nel cielo, vi sarebbero tuttavia persone di indole malinconica, altre di temperamento collerico ecc.”» (Franz Hartmann; Il mondo magico di Paracelso, pp. 35-36).
