di Hanieh Tarkian
E così secondo il Time le eroine dell’anno sono le giovani iraniane che hanno animato le proteste degli ultimi mesi. Credo sia interessante la descrizione che la rivista stessa propone di queste giovani: “Il movimento che stanno guidando è istruito, liberale, laico, cresciuto con maggiori aspettative e disperato per la normalità: università e viaggi all’estero, lavori dignitosi, stato di diritto, accesso all’Apple Store, un ruolo significativo in politica, la libertà di dire e indossare qualunque cosa. Sono abbastanza diversi da chi li ha preceduti; a volte si sentono più Gen Z transnazionali che iraniani: sono vegani, deislamizzano i loro nomi, non vogliono figli”.
Adesso è chiaro a cosa ambisce questa “rivoluzione”?
